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La citè dell’antropologia: programma di marzo

Istituto Ernesto de Martino e Università di Firenze

La citè dell’antropologia: libri suoni storie di vita pensieri delle altre italie

Alla libreriaCafè "La Citè", Borgo San Frediano 20R, Firenze

Martedì 10 marzo 2009, ore 18: presentazione del libro di Veronica Redini, Frontiere del "Made in Italy". Delocalizzazione produttiva e identità delle merci, Ombre Corte, 2008. A partire da un aspetto che sembra marginale, ovvero la trasformazione di un oggetto prodotto in Romania in una merce italiana, l’autrice mette a fuoco la relazione che lega imprenditori italiani e operai romeni. Questa relazione viene esaminata attraverso il metodo etnografico sia nella sfera produttiva sia in quella del consumo.
Con l’autrice ne discute il prof. Nicolò Bellanca (Università di Firenze).

Giovedì 19 marzo 2009, ore 18: "Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, è stato ed è stupido" [R. Musil]. Serata dedicata agli "sciocchi". Presentazione del libro di Florio Carnesecchi, Le novelle dè montierini (Pacini, 2008). Serata di riflessione, affabulazione e momenti performativi con la partecipazione di Pietro Clemente, Paolo De Simonis, Antonio Fanelli, Costanza Lanzara, Florio Carnesecchi. Al termine sorpresa gastronomica.

Mercoledì 24 marzo 2009: presentazione del cd di Amiri Baraka (Le Roi Jones) & Dinamitri Jazz Folklore, Akendegue suite (Rai trade, 2008). Un progetto discografico tanto innovativo e originale quanto fortemente legato alle radici del blues, per un viaggio affascinante nelle sonorità africane con la partecipazione di uno dei testimoni della rivolta nera degli anni Sessanta. Introduce Maurizio Busia.
A seguire: concerto dei Dinamitri Jazz Folklore.

Come la lapa quand’è primavera

Segnaliamo l’uscita del libro

Come la lapa quand’è primavera
L’attività politica e culturale di Alberto Mario Cirese dal 1943 al 1957 e la rivista "La Lapa"

di Antonio Fanelli, con prefazione di Pietro Clemente; ed. Biblioteca provinciale "P. Albino", Campobasso 2008.

ll percorso politico di Alberto Cirese dalla Resistenza alla militanza socialista nel gruppo reatino legato a Lelio Basso si intreccia con gli studi demologici, l’inizio della ricerca sul campo con le fonti orali e i dibattiti del dopoguerra sul crocianesimo e la cultura popolare. Gli anni della formazione culturale e politica di uno dei decani dell’antropologia culturale in Italia con un approfondimento della grande esperienza de "La Lapa", una rivista "mitica" per la storia dell’antropologia, uscita dal 1953 al 1955 per le Edizioni Avanti! con contributi tra gli altri di Ernesto de Martino, Claude Levi-Strauss, Diego Carpitella, Jean Rouch, Pier Paolo Pasolini.

Il volume può essere richiesto gratutitamente nella modalità dello scambio di pubblicazioni direttamente alla Biblioteca provinciale "P. Albino" di Campobasso per email: biblioteca[chiocciola]provincia.campobasso.it
(sostituendo "[chiocciola]" con "@")

Il giardino di Allah

Segnaliamo un libro di imminente uscita:

Il giardino di Allah
Storia della necropoli musulmana del Cairo
di Anna Tozzi Di Marco, ed. Ananke

Il luogo destinato ai morti, il sepolcreto, rispecchia l’interezza della cultura del gruppo umano che lo ha concepito, registrando fedelmente non solo l’ideologia della morte, ma anche le sue strutture sociali, economiche, politiche, religiose.
In tal senso l’Egitto rappresenta forse il paese dove la credenza nell’immortalità si è espressa nella maniera più significativa, attraverso la monumentalità e la bellezza della sua necropoli.
Questa eredità culturale e spirituale permea la tradizione ortodossa dell’Islam. La fusione di queste culture si estrinseca nelle necropoli contemporanee egiziane ma soprattutto nel modus vivendi dei locali riguardo lo spazio sepolcrale, di cui la Città dei morti del Cairo, unica al mondo, è l’esempio più emblematico.
La Città dei morti è il cimitero musulmano più antico dell’Egitto e della sua capitale. La necropoli, lunga circa 12 km e transitata da grandi arterie viarie a grosso scorrimento, si staglia da nord a sud della città, attraversando la zona orientale ai piedi delle colline al Moqattam. Il suo profilo si presenta come un cuneo che s’insinua tra la periferia urbana e i quartieri storici centrali, e sebbene sia ancora in funzione come luogo di sepoltura è abitata da circa un milione di residenti. Amministrativamente è suddivisa in più quartieri, di cui alcuni completamente urbanizzati dove le tombe sono ridotte a dei cortiletti tra i palazzi, altri costituiti solo da una distesa di spiazzi funerari, a volte occupati, con gli alloggi pertinenti ristrutturati in dimore permanenti, o sedi di attività che richiedno spazi aperti.
Questo volume, dotato di un ricco apparato iconografico a colori, esamina le motivazioni di questa scelta di vita così anomala dal nostro punto di vista occidentale, considerandone gli aspetti storici, sociali e religiosi.
Anna Tozzi Di Marco è laureata in lingue e letterature straniere moderne (Orientale di Napoli); ha conseguito il perfezionamento in antropologia sociale e culturale (Università di Padova), e un master in storia delle religioni (Orientale Napoli).
Su questo argomento ha pubblicato numerosi articoli su prestigiose testate nazionali e internazionali di etnoantropologia e di scienze sociali.

Intervista a Maria

TEATRO COMUNALE DI ANTELLA (Fi)
Giovedì 20 – Sabato 22 novembre, ore 21 / Domenica 23 novembre, ore 17

Cantiere di lavoro teatrale di Montevecchio/Progetti Carpe Diem

INTERVISTA A MARIA
di Gianna Deidda

Da “Intervista a Maria” di Clara Gallini
con Gianna Deidda e Michela Benelli

Clara Gallini: un nome e una personalità, quelli dell’etnologa e antropologa allieva di Ernesto de Martino (fu lui a chiamarla nel ’59 all’Università di Cagliari) che a molti ricorda ancora, con entusiasmo, una stagione straordinaria in cui studio, ricerca, impegno sociale e personale si mescolavano dando forza e identità a chi, in quegli anni, si sentiva protagonista del cambiamento.
Alla Sardegna la Gallini ha dedicato i suoi più importanti lavori, e l’Isola per lei fu soprattutto l’incontro decisivo con le "classi subalterne" nei villaggi dell’entroterra, battuti uno per uno con la sua Seicento da battaglia. E’ dalle "ricerche sul campo", condotte sotto l’insegna grande del de Martino "meridionalista" degli anni cinquanta, che nascono i suoi notevoli studi sulle feste folkloriche sarde e sui rituali dell’argia, letti a confronto con il tarantismo salentino, che appunto il suo maestro aveva interpretato in via definitiva.

“Intervista a Maria”  è un lavoro teatrale realizzato da Gianna Deidda a partire dall’intervista che l’antropologa fece negli anni ‘70 a Maria, una donna che aveva allora circa 70 anni e aveva sempre vissuto a Tonara, paese un tempo terra di pastori, contadini, venditori di campanacci e di torroni, una realtà che in quegli anni stava vivendo, come altre, le inevitabili trasformazioni dei tempi.

A rileggerla, a riascoltarla ora, a distanza di tanti anni, l’intervista non è soltanto la straordinaria e lucidissima testimonianza di un’esperienza di vita e di una visone del mondo, ma anche la cronaca di un incontro fra due donne, diverse per età, formazione, estrazione sociale, provenienza geografica, opinioni, eppure simili per qualità e livello di coscienza critica (per usare un’espressione della stessa Clara Gallini) nei confronti della relazione fra il proprio io individuale e la società, il mondo in cui vivono.

Il lavoro teatrale di Gianna Deidda, nato come studio a Montevecchio, non intende “mettere in scena” quel colloquio, ma farsene tramite; non rappresentare l’evento, ma trasmetterne l’esperienza. Se è vero che noi donne della seconda metà del novecento siamo state testimoni e protagoniste di una frattura rispetto alle culture tradizionali, se abbiamo simbolicamente tagliato o creduto di tagliare i fili che ci legavano al passato, è forse nostro compito recuperare i due capi dei fili tagliati e porgerli, così come sono, alle nuove generazioni, affinché possano usarli, se vogliono, per annodarli, per orientarsi o per tessere nuove tele.

In questo senso lo spettacolo non vuole essere e non è uno spettacolo, ma un “passaggio di testimone”.
E dall’altro lato è, per chi lo fa, emigrata 25 anni fa dalla Sardegna, un personale ritorno a casa, una richiesta d’accoglienza al proprio paese e alla propria lingua, e un tentativo di tornare, come ogni buon poeta deve fare per poter andare avanti, al primo verso da cui è partito.

La cité dell’antropologia – Iniziative di novembre e dicembre

La cité dell’antropologia
Libri suoni storie di vita pensieri delle altre italie

LibreriaCafé "La Cité"
Borgo San Frediano 20R Firenze
Info: 3206625830 – 055210387 – 0554211901

— NOVEMBRE —

Martedì 4
Ore 21: "’68 Oltre. Suoni e immagini di generazioni a confronto". Un documento video basato su immagini d’epoca con colonna sonora eseguita dal vivo. Un progetto dell’Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino ideato da Alessio Noferini.
Ore 22: Evento Speciale: Concerto della fisarmonicista russa Evelina Petrova.

Giovedì 6, ore 17.30: Presentazione del libro di Giacomo Mameli "La ghianda è una ciliegia" (Cuec, 2006). Storie della seconda guerra mondiale raccontate dagli oggi novantenni di Perdasdefogu, paese a metà strada fra Cagliari e Nuoro, in Ogliastra. Interviste e racconti sentiti fra la piazza, la chiesa e le case dei protagonisti, e trascritti rispettando il loro stile e la struttura del loro modo di parlare. Ne discutono Pietro Clemente e Luciana Floris. Lettura di brani dell’opera e un piccolo buffet di prodotti sardi offerto dall’associazione culturale dei Sardi in Toscana.

Martedì 25, ore 21.30: "Nel nome del figlio. Tracce del ’68". I rapporti di potere visti nei rapporti familiari e di genere. Viaggio nella musica e nei testi di Fabrizio De André. Un progetto di Maurizio Busìa.

— DICEMBRE —

Martedì 2, ore 21.30: Presentazione del libro di Silvia Lelli dedicato a Brahima Dembelé "Tra(s)duzioni. Parole e mondi di un griot migrante" (CISU, 2002). Concerto di Brahima Dembelé, musicista della Costa d’Avorio, da anni a Firenze. Ha inciso un disco di musiche tradizionali pubblicato da Amiata Records e un nuovo lavoro, "Irikelé", contaminazione di qualità con il gruppo fiorentino Fuentes.

Errata corrige

Diversamente da quanto scritto nel post precedente (ora corretto), il convegnone Ernesto de Martino e il folklore progressivo si terrà a Firenze e non a Sesto Fiorentino.

Iniziative e segnalazioni di ottobre

Martedì 14 ottobre 2008
alla LibreriaCafé "La cité"
in Borgo San Frediano, 20 rosso, Firenze

— ore 18.30

La cité dell’antropologia: libri suoni storie di vita pensieri delle altre Italie
Presentazione del progetto che nasce in collaborazione con l’Istituto Ernesto de Martino e la cattedra di Antropologia culturale dell’Università di Firenze. Con Antonio Fanelli, Stefano Arrighetti, Ivan Della Mea, Pietro Clemente.

— ore 21.30

Giuseppe "Spedino" Moffa in concerto
Dal Molise un viaggio nella musica di tradizione orale attraverso lo stile di un giovane cantautore che unisce ai brani popolari la nuova canzone d’autore. Un incontro dedicato agli strumenti della tradizione: organetto, zampogna, chitarra battente nel quadro di una reinvenzione musicale ricca di contaminazioni.

 


 

Mercoledì 22 ottobre 2008
all’Auditorium del Consiglio regionale
via Cavour 4, Firenze

L’Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino, con la collaborazione dell’Associazione Internazionale Ernesto de Martino e la cattedra di Antropologia Culturale dell’Università di Firenze, nel quadro delle iniziative per il centenario della nascita di Ernesto de Martino (1908-2008), propone una discussione storica, critica, attuale su

Ernesto de Martino e il folklore progressivo
"Vi è oggi in Italia tutto un patrimonio cospicuo, vero solenne commento canoro che accompagna nella sua storia il movimento operaio e contadino … spetta a noi raccogliere questo patrimonio, conservarlo, rimetterlo in circolazione e soprattutto stimolarne l’incremento: è questo un aspetto del nuovo umanesimo in cammino", Ernesto de Martino, 1951

Con il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Firenze e dell’Arci-Toscana

Ore 11: prima parte

Presentazione e saluti

Claudio Rosati, Regione Toscana
Clara Gallini, Associazione Internazionale Ernesto de Martino
Eugenio Giani, Comune di Firenze
Ivan Della Mea, Istituto Ernesto de Martino
Pietro Clemente, Università di Firenze
Vincenzo Striano, ARCI Toscana

Dalle 13 alle 15 pausa pranzo

Ore 15: seconda parte

Tavola rotonda con interventi di

Pietro Angelini
Rudi Assuntino
Cesare Bermani
Pietro Clemente
Ivan Della Mea
Antonio Fanelli
Clara Gallini
Giovanni Gozzini
Annamaria Rivera

 


 

Segnaliamo due pubblicazioni dedicate al ’68

– "Zapruder. Storie in movimento", maggio-agosto 2008. A pag. 136
trovate un articolo non firmato di Paolo Mencarelli: Istituto Ernesto
de Martino. Voci di lotta. Le fonti sonore sugli "altri movimenti"
(http://www.storieinmovimento.org)

– "Primapersona", anno X, n. 19, 2008. In questo numero monografico
della rivista dell’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano (AR)
diretto da Saverio Tutino trovate una ricca documentazione fonografica
di Mario Dondero sul ’68, saggi di Nicola Tranfaglia, Anna Bravo, Luisa
Passerini e un articolo di Antonio Fanelli: I Dischi del Sole. Per dire
di un’altra Italia e di un altro ’68
(http://www.primapersona.org/primapersona19.html)

…e la pubblicazione sul nostro sito di alcune delle fotografie scattate da Angela Chiti in tante iniziative dell’Istituto.

Fino al cuore della rivolta. Festival della Resistenza, 1-4 agosto

Da http://www.archividellaresistenza.it

Fino al cuore della rivolta - manifestoÈ finalmente uscito il programma della quarta edizione del festival della Resistenza che si terrà al Museo Audivisivo della Resistenza dall’1 al 4 agosto, a Fosdinovo (Massa Carrara).
Una quattro giorni di musica, dibattiti, teatro e poesia con Maurizio Maggiani, Dario Vergassola, Ivan Della Mea, ‘Zuf de Zur, Daniele Sepe, BandaJorona, Cisco (ex Modena City Ramblers), Apuamater Cyberlfolk, Marco Rovelli LibertAria, i poeti estemporanei dell’ottava rima e tanti altri ospiti.

 

 

P R O G R A M M A

 

 

VENERDì 1 AGOSTO
Museo Audiovisivo della Resistenza

 

Ore 16.30
Presentazione del festival e saluto delle istituzioni
Interverranno i partigiani delle sezioni locali dell’ANPI, Paolino Ranieri (Presidente ANPI Sarzana), Giacomo Ronzitti (Presidente Consiglio Regione Liguria), Anna Annunziata (Consigliere Regione Toscana), Osvaldo Angeli (Presidente Provincia Massa Carrara), Paola Sisti (Ass. Cultura Provincia della Spezia), Dino Bologna (Sindaco di Fosdinovo), Massimo Caleo (Sindaco di Sarzana), Renzo Bellettato (Presidente Associazione Museo della Resistenza), Marina Babboni (Lunatica – Provincia Massa Carrara), Giovanna Bernardini (Ass. Cultura Comune di Carrara), Giorgio Baudone (Ass. Cultura di Castelnuovo Magra), On. Elena Cordoni (Comune di Massa), Emanuele Fresco (Sindaco di Lerici), Massimo Marcesini (Ass. Cultura Comune di Ortonovo), Paola Varesi (Museo Casa Cervi)

Ore 18.00
Revisionismo e uso pubblico della storia: la "resistenza" degli storici
Con Angelo D’Orsi (Università di Torino), Adriana Dadà (Università di Firenze), Eros Francescangeli (redazione "Zapruder. Storie in movimento")

Ore 21.00
Stefano "Cisco" Bellotti (ex Modena City Ramblers)
Trio acustico
Con Stefano "Cisco" Bellotti (voce, chitarra, bodhran), Andrea Faccioli (chitarre), Vieri Bugli (violino)

Ore 22.00
BandaJorona
Canti del carcere e della Resistenza
Bianca Giovannini (voce), Desirèe Infascelli (fisarmonica), Cristina Majnero (clarinetto, clarinetto basso, cori), Daniele Ercoli (contrabbasso, cori)

Dopo spettacolo/1
Antonio Lombardi

 

 

SABATO 2 AGOSTO
Museo Audiovisivo della Resistenza
Giornata in collaborazione con il Festival Lunatica

 

Ore 18.00
Incontro-dibattito
I partigiani a scuola / a scuola dai partigiani
Con Laura Seghettini (partigiana e maestra), Turiddu Tusini (partigiano "Volga"), Ivan Della Mea (Cantautore – Istituto Ernesto de Martino), Angela Persici (Istituto Pedagogico della Resistenza)

Ore 21.00
"Peccato che non c’ero"
Maurizio Maggiani e Dario Vergassola parlano di Resistenza

Ore 22.00
Apuamater Cyberfolk in concerto
Prima assoluta del terzo album degli Apuamater: "2076: il ritorno di Kristo and the new partizans"
Davide Giromini (voce e fisarmonica), Luca Rapisarda (voce e chitarra), Matteo Procuranti (voce narrante), Gabriele D’Ascoli (basso), Flavio Andreani (batteria), Micaela Guerra (voce), Riccardo Toffano (violino)

Dopo spettacolo/2
Mattia Ringozzi
Mattia Ringozzi (voce, chitarra), Andrea Massone (voce, chitarre, armonica), Lidia Murgia (voce), Arturo Pisconti (sax tenore, clarinetto e percussioni), Stefano Silvestri (basso)

 

 

DOMENICA 3 AGOSTO

 

Ore 16.30 – Piazza Matteotti, Fosdinovo
«"È più lesta la lingua della penna". Incontro sulla poesia in ottava rima
Con i poeti improvvisatori Realdo Tonti, Lorenzo Michelini e Gabriele Ara. Introduce Paolo De Simonis (Università di Firenze)

Ore 18.30 – da Fosdinovo al Museo della Resistenza
Camminata per i Sentieri della Resistenzabr />
a cura del Comitato Sentieri della Resistenza. Partenza dal borgo di Fosdinovo, arrivo al Museo audiovisivo della Resistenza. Tempo previsto 45 minuti (per il ritorno sarà disponibile un servizio navetta fino al borgo di Fosdinovo)

Ore 21.00 – Museo Audiovisivo della Resistenza
‘Zuf de Zur e Ivan Della Mea in concerto
"Dai canti partigiani alla canzone di protesta"
Ivan Della Mea (voce, chitarra) e Gabriella Gabrielli (voce), Mauro Punteri (chitarra, voce), Emanuele Primosi (percussioni, batteria), Roberto Nonini (clarinetto, cori), Marinella Pavan (violino, voce), Aleksandar Paunovic (contrabbasso), Maurizio Veraldi (organetto, voce)

Dopo spettacolo/3
Se il vento ha fischiato…
L’Istituto Ernesto de Martino presenta "’68 oltre", concerto-proiezione a cura di Alessio Noferini
Fratelli Rossi: Francesca Sarcoli (voce), Glauco Berni (voce e chitarra), Maurizio Sarcoli (batteria) insieme a Alessio Noferini (chitarra e basi elettroniche), Claudia Borghesi (voce), Diego Cossentino (percussioni), Marco Zenzocchi (basso)

 

 

LUNEDì 4 AGOSTO
Museo Audiovisivo della Resistenza

 

Ore 17.00
Incontro-dibattito
Parole che resistono. Memorie e fonti orali
Con Cesare Bermani (storico orale), Giovanni Contini (Soprintendenza Archivistica per la Toscana), Alessandro Casellato (Università Ca’ Foscari Venezia)

Ore 19.00
Incontro con Daniele Sepe

Ore 21.00
Marco Rovelli LibertAria
Marco Rovelli (voce, chitarra), Davide Giromini (fisarmonica), Lara Vecoli (violoncello) e i tre Kobayashi: Andrea Marcori (chitarra), Nicola Bogazzi (basso), Flavio Andreani (batteria)

Ore 21.30
Daniele Sepe in concerto
Daniele Sepe (sax, flauti), Auli Kokko (voce), Gigi Di Rienzo (basso), Franco Giacoia (chitarra), Raffaele Di Fenza (batteria), Piero De Asmundis (tastiere)

Dopo spettacolo/4
Le Onde Martenot
Luca Checchi (voce), Antonio Agostini (chitarra), Leonardo Palmerini (basso), Lara Vecoli (violoncello), Giorgio Luporini (batteria e percussioni)

 

 

TUTTI GLI SPETTACOLI SONO A INGRESSO LIBERO

 

 

"memoriAzione: dalla pagina scritta alla scena"
Laboratorio di ricerca teatrale, che si terrà presso il Museo dal 31 luglio al 4 agosto. Il laboratorio è la prima tappa del percorso di produzione di uno spettacolo dedicato a Paolo Bertolani, a cura di Blanca Teatro e Archivi della Resistenza

 

Il Museo Audiovisivo della Resistenza effettuerà la seguente apertura straordinaria: ven 16-21, sab 16-21, dom 10-13 e 16-21, lun 16-21

Come arrivare
http://www.museodellaresistenza.it/dovesiamo.asp

Altre info
http://www.museodellaresistenza.it
0187.680014
http://archividellaresistenza.it
329.0099418
320.5627746

Fino al cuore della rivolta

Da http://archividellaresistenza.it

La quarta edizione del festival della Resistenza “Fino al cuore della rivolta” si apre con un’anteprima (“Ce n’est qu’un début” si diceva qualche tempo fa) il 12 e 13 luglio 2008 a Fosdinovo (MS).

Sabato 12 luglio (ore 21) ci sarà un concerto-evento del Stormy Six; un ritorno davvero speciale, che inseguivamo da anni. Il mitico gruppo del rock progressivo italiano, firmò nel 1975 uno dei più bei dischi dedicati alla Resistenza: “Un biglietto del tram”. Apertura del concerto degli Apuamater di Davide Giromini. Alle ore 18 dibattito “«Un biglietto del tram»: gli Stormy Six e la Resistenza. I musicisti incontrano i partigiani”, presenta Federico Bogazzi di  Contatto Radio – Popolare Network.

Domenica 13 luglio (ore 21), serata dedicata alla resistenze del mondo contadino, attraverso il racconto in parole e musica delle lotte bracciantili della Toscana e del sud d’Italia, con i cantastorie siciliani. Apre lo spettacolo teatrale  “L’albero della rivolta” di Laboratorio Amaltea, con la regia di Dimitri Frosali. Segue un’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Fondazione Buttitta: Concerto omaggio a Ignazio Buttitta e Rosa Balistreri, cantano Tano Avanzato e Marina Macrì Carbone.

“Fino al cuore della rivolta” ritorna dall’1 al 4 agosto con tanti ospiti: Maurizio Maggiani, Dario Vergassola, Ivan Della Mea, Stefano “Cisco” Bellotti, ’Zuf de Zur, Blanca Teatro, Apuamater… e tanti altri eventi e sorprese. Si inizia alle ore 17.00, al Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS), che nei giorni del festival sarà possibile visitare.

Per la quarta edizione, oltre al largo ventaglio di enti che confermano il loro patrocinio all’iniziativa, il festival può vantare l’importante patrocinio e collaborazione del festival Lunatica, della Fondazione Ignazio Buttitta di Palermo, dell’Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino (FI), della Casa Museo Cervi di Gattatico (RE), dell’Istituto Pedagogico della Resistenza di Milano, dell’Associazione Italiana Storia Orale (AISO) e di Urla Padula di Contatto Radio Popolare Nework.

Manifestazione a cura di Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani, Comitato Sentieri della Resistenza e le sezioni ANPI di Sarzana, Lerici, Carrara, Villafranca-Bagnone, Castelnuovo Magra, Massa – Sez. Patrioti Apuani.

Il Cappello di Altamante

Un incontro, uno spettacolo, un premio in memoria di Altamente Logli, poeta

Venerdì 11 luglio 2008, al Teatro Studio e al Giardino Pomario del Castello dell’Acciaiolo, Scandicci (FI)

Nato al confine con la provincia di Pistoia, ma da sempre residente a Scandicci, il poeta Altamante Logli, scomparso il 3 Luglio 2007, all’età di 86 anni, è stato uno dei più grandi cantori dell’ottava rima.
Logli è stato uno dei principali referenti nell’arte dell’improvvisazione e del contrasto, il duello verbale tra due poeti. Quando qualcuno gli ricordava che era stato "maestro" di Roberto Benigni si schermiva e mostrava volentieri un piccolo manifesto della Festa dell’Unità dove il suo nome e quello di Florio Londi apparivano in caratteri più grandi di quelli del giovanotto di Vergaio (1990). Francesco Guccini lo aveva apprezzato e invitato a una memorabile lezione all’Università di Bologna nel ’95.
Altamante con le sue rime faceva divertire e pensare un pubblico di tutte le età e di ogni cultura. Il suo improvviso raccontava la sua vita, sempre con un occhio poetico ai problemi sociali e politici, non dimenticando mai di affermare le proprie radici contadine prima e operaie dopo, "essendo io un girovago e un onesto lavorante, non per vantazione" e cantando sempre il suo amore poetico per le donne. Quello che più affascina è comunque la sua versatilità, che lo faceva essere all’altezza in tutte le situazioni in cui si trovava a improvvisare. Grazie agli "Incontri di Ribolla" e all’interesse di artisti come Carlo Monni e David Riondino, l’ottava rima può vantare oggi una nutrita schiera di seguaci tra cui ricordiamo Gianni Ciolli ed Enrico Rustici, Realdo Tonti, Niccolino Grassi, Nello Landi, Florio Londi, Benito Mastacchini, Emilio Meliani, Agnese Monaldi… e molti altri.
Alla sua memoria viene istituito un premio intitolato Il Cappello di Altamante: un’opera realizzata dall’artista Paolo Staccioli che passerà di anno in anno nelle mani di un testimone della cultura popolare italiana. In questo modo la città di Scandicci, d’accordo con la famiglia Logli, intende tributare un omaggio al suo poeta e, al tempo stesso, incoraggiare, con un simbolico passaggio di testimone, l’antica tradizione della poesia orale presso le nuove generazioni.

 

Programma

Venerdì 11 luglio 2008

Ore 18, Teatro Studio di Scandicci
Presentazione del Libro Altamante, una vita all’improvviso
a cura di Monica Tozzi e Andrea Fantacci (Edizioni Gorée – Monticiano – SI)
Incontro con
Stefano Arrighetti, Istituto Ernesto de Martino
Corrado Barontini, Archivio Tradizioni Popolari della Maremma Grossetana
Alessandro Bencistà, Centro Studi Tradizioni Popolari Toscane
Lorenzo Bertolani, Scandicci Cultura
Gianni Ciolli, Poeta
Pietro Clemente, Università di Firenze
Paolo De Simonis, Università di Firenze
Monica Tozzi e Andrea Fantacci, Ass. Culturale Le Radici con le ali
Fabrizio Franceschini, Università di Pisa
Domenico gamberi, Ass. Culturale Sergio Lampis Improvvisar Cantando
Maria Elena giusti, Università di Firenze
Antonio Melis, Università di Siena
Carlo Monni, Attore
Fabio Mugnaini, Università di Siena
Gianbruno ravenni, Regione Toscana
Claudio rosati, Regione Toscana
Enrico rustici, Poeta

Ore 21.30, Giardino Pomario del Castello dell’Acciaiolo, Scandicci
Spettacolo in ottava rima con Agnese Monaldi, Realdo Tonti, Gianni Ciolli, Enrico rustici
Vecchie e nuove generazioni di "poeti a contrasto".
A seguire: consegna del riconoscimento Il cappello di Altamante, realizzato dall’artista Paolo Staccioli, a un protagonista della poesia estemporanea; visione di frammenti del video Altamante, una vita all’improvviso, a cura di Monica Tozzi e Andrea Fantacci; saluto di Bruna Logli, moglie di Altamante.

Conduce la serata Alessandro Bencistà, Centro Studi Tradizioni Popolari Toscane.

Organizzazione a cura di Scandicci Cultura e Centro Studi Tradizioni Popolari Toscane, nell’ambito di Open city – Scandicci estate ’08.