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Dai campi e dalle filande alle officine quando eravamo signorine – Vigevano, 5 marzo 2006

Domenica 5 Marzo 2006
Vigevano (PV), Piazza Ducale ore 16.30

Manifestazione
per la difesa della legge 194, per il rilancio dei consultori e per la
modifica della legge 40 (procreazione medicalmente assistita).

Le donne del comitato 194 di Vigevano, leggeranno poesie, distribuiranno i vari materiali.

Gianni Rota e Piero Carcano dei CANTOSOCIALE presenteranno brani dallo spettacolo

Dai Campi e dalle Filande alle Officine quando eravamo Signorine
un SECOLO di CANTI, MUSICHE, STORIE di LAVORO e di IMPEGNO SOCIALE delle DONNE

Uno
spettacolo e non solo , quasi una lezione ancora “viva” di storia orale
e sociale ricca di sentimento e passione da trasportare attraverso
versi popolari e ricordi di una vita. Un omaggio alle donne fatto di
canti, musiche, balli popolari ma anche di passioni sociali, lotte per
i diritti quindi recupero delle tradizioni, del dialetto della civiltà
contadina e operaia lombarda.
Tutto questo si può trovare nello
spettacolo che vede ancora una volta insieme il gruppo dei CANTOSOCIALE
recuperare storie di vita e lavoro, esperienze personali e collettive
di ex operaie e contadine, testimoni diretti della storia sociale di
un’importante periodo del Novecento. Il progetto è quello di
valorizzare e celebrare, senza inutile enfasi retorica, la cultura
orale contadina e operaia con uno spettacolo che è la bella sintesi del
percorso di recupero della memoria iniziato da oltre dieci anni dai
CANTOSOCIALE che, oltre a proporre il repertorio di canti di risaia e
di campagna e quello di fabbrica -soprattutto tessile -, propongono
testimonianze dirette sulla vita vissuta all’interno e intorno ai
luoghi di lavoro da lavoratori e lavoratrici.
La fatica, le gioie
collettive, le rabbie e le lotte per rivendicare diritti e poi i
momenti di festa vengono rivissuti e spettacolarizzati sulla scorta dei
racconti fatte dalle protagoniste e poi rielaborati in modo da
riproporre il clima di quegli anni dove spesso, finita la giornata in
fabbrica, se ne cominciava una in campagna e i canti servivano sia per
alleviare la stanchezza che per “contargliene due” ai padroni di turno.
Verranno riproposti, oltre ai classici del repertorio di risaia come Sento il fischio del vapore, Le otto ore, Domani è Festa, Bella Ciao delle mondine, Oh mondina dal cuore dolente…, altri canti più rari, frutto della ricerca del gruppo in territorio pavese-novarese come Curmaja sciur padròn e Prim che nàs un servitur;
si tratta di brani storici opportunamente riarrangiati in chiave più
attuale senza travisarne l’originario spirito acustico popolare.
Non mancano poi brani originali del gruppo ispirati al tema come Dòn cuntra la guèra,
sugli scioperi delle operaie tessili che chiedevano la Pace durante la
1a guerra mondiale, oltre naturalmente ai “classici” della fabbrica
come: Mama mia mi sun stufa, Cara Moglie, Oh mama mia tegnim a cà.
E’ l’omaggio dovuto ad una generazione che non ha mai smesso dicredere
alla cultura e alla funzione collettiva del lavoro con le donne
protagoniste spesso assolute delle conquiste sociali del Novecento.