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Fino al cuore della rivolta, dal 3 al 7 agosto

Gli Archivi della Resistenza presentano

Volantino per Fino al cuore della rivolta 2012

Ecco finalmente il programma dell’ottava edizione del festival della Resistenza Fino al cuore della rivolta, che si terrà dal 3 al 7 agosto 2012: cinque giorni di musica, dibattiti, teatro e poesia.
Tanti gli spettacoli e gli artisti che per la prima volta vengono al festival: Jolanda Insana, Ginevra Di Marco e Margherita Hack in videoconferenza (nell’incrocio con il festival della Provincia di Massa Carrara Lunatica 2012), Esterina, Nada, Moni Ovadia, Têtes de Bois trio.
Ma tante anche le conferme: Maurizio Maggiani, Dario Vergassola, Yo Yo Mundi, Redelnoir, Paolo Ciarchi, Claudio Cormio, Alessio Lega, Marco Rovelli, Visibì, I giorni cantati di Calvatone e Piadena e tante altre sorprese…
Moltissimi anche i momenti di approfondimento e riflessione con le/i nostre/i partigiane/i e gli esperti Cesare Bermani, Paolo De Simonis, Adriana Dadà, Giuseppe Morandi, Gianfranco “Micio” Azzali, Elena Pianea, Claudio Rosati, Catia Sonetti, Stefano Arrighetti, Angela Persici, e tanti altri ospiti ancora…
Un’altra novità di quest’anno è la presenza quotidiana di laboratori per bambine e bambini.

Ci scusiamo per il ritardo enorme con cui riusciamo a comunicarvi il programma, ma quest’anno è stato particolarmente difficile realizzare il festival.
Le motivazioni sono varie e complesse. Quello che sappiamo è che noi resistiamo e vi invitiamo a fare altrettanto.
Fino al cuore della rivolta è un “bene comune”, un bene di tutti, e quindi chiediamo a tutti voi di aiutarci a farlo sopravvivere.
Una prima forma di aiuto può essere quella di venire alle nostre iniziative e diffondere il più possibile il programma.
Vi aspettiamo al cuore della rivolta!!!

 

Programma

Venerdì 3 agosto, al Museo Audiovisivo della Resistenza
Giornata in collaborazione con il festival Lunatica 2012

Ore 16.00

Presentazione dell’iniziativa e saluto delle istituzioni
Con Gian Bruno Ravenni (Regione Toscana), Osvaldo Angeli (Presidente della Provincia di Massa Carrara), Marino Fiasella (Commissario Straordinario della Provincia della Spezia), Massimo Dadà (Presidente MAR e Sindaco di Fosdinovo), Gianni Neri (Direttore MAR), Massimo Caleo (Sindaco di Sarzana), Giuliana Seratini (Cons. Comune Lerici), Marina Babboni (Direttrice artistica del festival Lunatica), Francesco Pietrini (Sindaco di Ortonovo), Elena Cordoni (Delegata alla memoria del Comune di Massa), Lisa Del Sarto (Ass. alla Memoria Comune Fosdinovo), Daniele Montebello (Delegato alla Cultura del Comune di Castelnuovo Magra), Giovanna Bernardini (Ass. alla Cultura del Comune di Carrara), Cristiano Ruggia (Vicesindaco del Comune della Spezia), Paolo Bissoli (Presidente ISRA), Umberto Moisè (Presidente ARCI di Massa Carrara), Alberto Tognoni (Presidente ARCI Val di Magra), Rossella Cantoni (Museo Casa Cervi). Saranno presenti le/i partigiane/i delle sezioni locali dell’ANPI.

Ore 18.30

Dibattito/1
Memorie nel futuro dei luoghi: ecomusei, reti museali, mappe di comunità
Con Paolo De Simonis (IDAST – Iniziative Demo-Etno-Antropologiche e di Storia Orale in Toscana), Kathleen Giuliani (ANPI Pontassieve), Antonio Zanotti (Scuola di specializzazione in beni demoetnoantropologici), Silvia Roncuzzi (Referente Piano Paesaggistico Regionale)

Ore 21.00

Jolanda Insana
Dopo la resistenza si torna alla resistenza
Reading poetico di Jolanda Insana con accompagnamento musicale di Davide Giromini (fisarmonica e piano)

Ore 22.00

Ginevra Di Marco
Canti richiami d’amore
Margherita Hack in videoconferenza da Trieste, poi concerto con Ginevra Di Marco (voce), Francesco Magnelli (piano, magnellophoni), Andrea Salvadori (chitarra, tzouras, groove)

… e a seguire …

Redelnoir
Di Gladio, bombe e postmodernità
Con Davide Giromini (voce, fisarmonica), Daniele Pedrazzi (basso, macchina infernale), Lavinia Mancini (piano, voce), Flavio Andreani (batteria)

… e a seguire ancora …

Dopo spettacolo/1
Poveri strumentisti
Con Gabriele Vietina (voce, chitarra), Sergio Napolitano (cajon), Pino Nastasi (contrabbasso)

 

Sabato 4 agosto, al Museo Audiovisivo della Resistenza

Ore 10.30

Laboratorio musicale autogestito per un canzoniere della rivolta

Ore 16.00

Fuori Orario/1
Pillole di Museo
Visita al Museo con i partigiani Vanda Bianchi e Giuseppe Cargioli

Ore 16.30

Dibattito/2
Storia orale oggi e domani: lo storico, il movimento e le metodologie
Con Cesare Bermani (storico orale), Filippo Colombara (storico orale). Introducono Federico Bogazzi (Radio Popolare Roma – Popolare Network) e Matteo Bartolini (Contatto Radio – Popolare Network)

Ore 18.00

Dibattito/3
Libro, moschetto e bombe: i bambini e la guerra
Con Cesare Bermani (storico orale), Filippo Colombara (storico orale)

Ore 21.00

Esterina
No pasarán!
Con Fabio Angeli (chitarra, voce), Giovanni Bianchini (batteria), Michele Vannucci (basso), Lorenzo Del Grande (flauti, clarinetto basso, vibrafono, glockenspiel, diarmonica, synth, campionamenti), Massimiliano Grasso (piano rhodes, fisarmonica, armonium, elettronica, seconda voce)

Ore 22.00

Paolo Ciarchi e Claudio Cormio
La nave dei folli
Con Paolo Ciarchi (voce, chitarra, rumorismi), Claudio Cormio (voce, chitarra)

… e a seguire …

Alessio Lega
Mala testa
Anteprima del nuovo cd con Alessio Lega (voce, chitarra), Rocco Marchi (percussioni), Francesca Baccolini (contrabbasso)

… e a seguire ancora …

Visibì
La giostra dei persi
Con Alessandro Artino Innaria (batteria), Massimo Artino Innaria (basso), Riccardo D’Ambra (voce, chitarra), Gianmaria Simon (fisarmonica, voce), Fabrizio Fruzzetti (mixer)

Dopo spettacolo/2
Trajet Karavani
Con Gian Maria Simon (voce, chitarra, fisarmonica), Nicola Bellulovich (sax), Nicola Guazzagni (contrabbasso), Lorenzo D’Angelo (chitarra)

Guarda il video «Aspettando “Fino al cuore della rivolta” 2012»

 

Domenica 5 agosto,
soprattutto al Museo Audiovisivo della Resistenza

Ore 10.30, al Museo Audiovisivo della Resistenza

Assemblea del festival
Tra il dire e il fare
Incontro con gli ospiti di Fino al cuore della rivolta per un cantiere di idee e proposte

Ore 16.00, in piazza Camposanto vecchio
(dietro al Comune), a Fosdinovo

Dibattito/4
Il musicista rovesciato: cinquant’anni del Nuovo Canzoniere Italiano
Con Cesare Bermani (storico orale), Giuseppe Morandi e Gianfranco “Micio” Azzali (Lega di Cultura di Piadena), Stefano Arrighetti (Istituto Ernesto de Martino), Paolo Ciarchi (musicista)

… e a seguire …

I giorni cantati di Calvatone e Piadena
Con Paola Baronchelli, Francesca Bricchi, Bruno Fontanella, Enrico Tavoni

Ore 18.30, a Fosdinovo, al Museo Audiovisivo della Resistenza

Camminata per i sentieri della Resistenza dedicata a Ivan Bernardini, con l’accompagnamento musicale del Canzoniere della rivolta. A cura del Comitato Sentieri della Resistenza.
Partenza dal borgo di Fosdinovo, arrivo al Museo Audiovisivo della Resistenza, tempo previsto: 45 minuti.
Per il ritorno sarà disponibile un servizio navetta fino al borgo di Fosdinovo.

Ore 19.00

Fuori Orario/2
Pillole di Museo
Visita con i partigiani Laura Seghettini e Giorgio Mori

Ore 21.00, a Fosdinovo, al Museo della Resistenza

Yo Yo Mundi & Andrea Pierdicca
La solitudine dell’ape
Spettacolo di narrazione e canzoni. Regia di Antonio Tancredi, da un’idea di Paolo Enrico Archetti Maestri, scritto da Alessandro Hellmann, Andrea Pierdicca e Antonio Tancredi; con Andrea Pierdicca e Yo Yo Mundi: Paolo E. Archetti Maestri (chitarra, voce), Fabio Martino (fisarmonica, glockenspiel, melodica), Andrea Cavalieri (basso elettrico, contrabbasso, clarinetto, voce), Eugenio Merico (batteria e percussioni)

Ore 22.00

Nada
Musica leggera da camera
Con Nada (voce), Fausto Mesolella (chitarra)

… e a seguire …

Dopospettacolo/3
Gli Inaffidabili
Nicola Bazzani (chitarra voce), Andrea Mori (batteria), Tania Lunghi (voce), Simone Cargiolli (ukulele), Diego Tosi (basso)

 

Lunedì 6 agosto, al Museo Audiovisivo della Resistenza

Ore 10.00

Il museo incontra le/i bambine/i
Con i partigiani Vanda Bianchi e Luigi Fiori

Ore 16.00

Fuori Orario/3
Pillole di Museo
Visita al Museo con i partigiani Vanda Bianchi e Piero Guelfi

Ore 16.30

Dibattito/5
Siamo liberi, siamo forti e siamo tanti: piccoli musei fra grandi strette normative
Con Elena Pianea (Responsabile settore Musei ed Ecomusei della Regione Toscana), Claudio Rosati (SIMBDEA – Società italiana per la museografia e i beni demo-etnoantropologici), Paolo De Simonis (IDAST – Iniziative Demo-Etno-Antropologiche e di Storia Orale in Toscana)

Ore 18.00

Dibattito/6
«Spegni la luce che passa Pippo». Storie e leggende di aeroplani e aviatori
Con Fabio Caffarena (Università di Genova), Cesare Bermani (storico orale), Filippo Colombara (storico orale)

Ore 21.00

Maurizio Maggiani
La cucina sovversiva delle pie mamme

Ore 22.00

Dario Vergassola
Panta Rai. La notizia scorre

… e a seguire …

Marco Rovelli
Il contro in testa
Reading-concerto con Marco Rovelli (voce, chitarra), Lara Vecoli (violoncello)

… e a seguire ancora …

Dopospettacolo/4
M.G. & band
Con Gabriele Mazzanti (voce e chitarre), Manuel Ricciardi (basso)

 

Martedì 7 agosto, al Museo Audiovisivo della Resistenza

Ore 10.00

Il museo incontra i/le bambini/e
Con i partigiani Vanda Bianchi e Luigi Fiori

Ore 16.00

Fuori Orario/4
Pillole di Museo
Visita al Museo con i partigiani Turiddo Tusini, Luigi Fiori

Ore 16.30

Dibattito/7
Voci di donne: Resistenza, lavoro, migrazione
Con Adriana Dadà (Università di Firenze), Catia Sonetti (Direttora ISTORECO Livorno)

Ore 18.00

Dibattito/8
La pedagogia della Resistenza: scuole e colonie partigiane
Con Angela Persici (Istituto Pedagogico della Resistenza), Andrea Ranieri e altri testimoni della Colonia partigiana delle Prade

Ore 21.00

Moni Ovadia
Nuovo patto
Riflessioni sulla Resistenza come evento etico e spirituale

Ore 22.00

Têtes de Bois in trio
Due o tre cose che so di Léo (…e di canzoni anarchiche e popolari)
Con Andrea Satta (voce), Luca De Carlo (tromba), Stefano Ciuffi (chitarra)

… e a seguire …

Dopospettacolo/5
Mucchio selvaggio: assemblea musicale

 

 

INGRESSO GRATUITO PER TUTTI GLI SPETTACOLI

Il Museo Audiovisivo della Resistenza effettuerà apertura straordinaria dalle 10 alle 21 per tutti i giorni del festival.
È possibile fare visite guidate (per info: 0187 680014, http://www.museodellaresistenza.it).
Il Circolo culturale enogastronomico Archivi della Resistenza sostituirà il normale servizio di ristorazione con la tradizionale offerta gastronomica del festival (a buffet) per agevolare la fruizione degli spettacoli.

IMPORTANTE: è previsto un servizio navetta dal campo sportivo di Fosdinovo (dove vi consigliamo di parcheggiare) al Museo, dalle 19 alle 24, per tutti i giorni del festival.

Come arrivare: http://www.museodellaresistenza.it/dovesiamo.asp

Ogni giorno, a partire dalle 17, ci saranno laboratori gratuiti per bambine e bambini a cura di Catia Castellani e Hellen Riga.

Tutte le sere, ad apertura degli spettacoli, il Ciarchi’s Circus con Paolo Ciarchi.

GASTRONOMIA DALLE 19.30

Contatto Radio Popolare Network è la radio ufficiale del festival: FM 89.750 e 89-500 Mhz, http://www.contattoradio.it

Altre info per il festival: 329.0099418 / 340.3935105, info[chiocciola]archividellaresistenza.it, http://www.archividellaresistenza.it

 

Fino al cuore della rivolta e i 50 anni del Nuovo Canzoniere Italiano

Quest’anno vi abbiamo preparato una grande sorpresa.
L’ottava edizione del Festival della Resistenza Fino al cuore della rivolta, che si terrà dal 3 al 7 agosto 2012, avrà un’anteprima davvero speciale domenica 18 luglio: a partire dalle 17 ci sarà una tavola rotonda e poi, dalle 18:30, un mega concerto per celebrare i cinquant’anni del Nuovo Canzoniere Italiano (1962-2012). Vi parteciperanno i protagonisti di quella stagione ma anche i più giovani autori che hanno ereditato quello stesso impegno a raccontare attraverso il canto sociale e di protesta un’altra Italia che resiste.
Per il nostro collettivo è anche l’occasione di poter mettere insieme sullo stesso palco un bel pezzo della storia musicale del nostro paese e di proseguire sulla strada che avevamo tracciato sin dalle prime edizioni del festival con il nostro amatissimo Ivan Della Mea e con quel progetto work in progress che negli anni successivi abbiamo poi chiamato il Canzoniere della rivolta.
Molti di questi autori sono delle presenze costanti al festival (Paolo Ciarchi, Claudio Cormio, Tano Avanzato, Sandra Boninelli, Davide Giromini, Marco Rovelli, Alessio Lega), altri sono già venuti almeno una volta (Paolo Pietrangeli, Isabella Cagnardi) e altri invece sono a Fino al cuore della rivolta per la prima volta (Giovanna Marini, che da anni corteggiavamo, Gualtiero Bertelli e Rudi Assuntino).
La serata si concluderà con la presentazione del nuovo CD L’amore… ma anche no! del gruppo Antica rumeria lagrima de oro. Si tratta del quinto concerto del Nuovo Canzoniere Italiano, dopo quelli del Circolo Gianni Bosio al Teatro Valle di Roma, della Lega di Cultura di Piadena, del Museo Casa Cervi e dell’Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino. Un grande evento a cui siete tutti invitati a partecipare (per tutto il giorno ci saranno offerte gastronomiche a prezzi popolari e si potrà visitare il Museo Audiovisivo della Resistenza).
L’iniziativa è patrocinata da una serie di enti e associazioni che compaiono nel volantino e che da anni sostengono il festival, ma in modo particolare vanno segnalati il festival della Provincia di Massa Carrara Lunatica 2012 e l’Istituto Ernesto de Martino. Il festival poi tornerà nella sua formula tradizionale dal 3 al 7 agosto.

FINO AL CUORE DELLA RIVOLTA
CE N’EST QU’UN DÉBUT

Anteprima del Festival della Resistenza
In collaborazione con l’Istituto Ernesto de Martino e il festival Lunatica 2012

Domenica 8 luglio 2012,
al Museo audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS)

ORE 17.00
Tavola rotonda con Stefano Arrighetti, Giovanna Marini e i protagonisti di ieri e di oggi del canto di protesta

ORE 18.30
Concerto per i cinquant’anni del Nuovo Canzoniere Italiano (1962-2012), con Giovanna Marini, Paolo Pietrangeli, Gualtiero Bertelli, Sandra Boninelli, Rudi Assuntino, Paolo Ciarchi, Isabella Cagnardi, Claudio Cormio, Alessio Lega, Marco Rovelli, Davide Giromini, Tano Avanzato
Interverranno anche Erminia Terranova e Simone Logarin

A seguire
Antica rumeria Lagrima de oro
Presentazione del nuovo CD L’amore… ma anche no!

 

Volantino Fino al cuore della rivolta - 8 luglio 2012 - Fosdinovo

 

Il finale di InCanto 2012 con Lucilla Galeazzi e Moni Ovadia

InCanto 2012
Rassegna del canto di tradizione orale
e di nuova espressività in Italia
50 anni dopo. Per un Nuovo Canzoniere Italiano

LUNEDÌ 2 LUGLIO: IL FINALE

Ingresso 5 euro

Lucilla, una delle più belle voci della musica popolare, e Moni, protagonista della nostra scena teatrale, per uno spettacolo di denuncia e speranza. Il finale con i botti.

Ore 21:00
Cantavamo, cantiamo e canteremo. Canti per l’uguaglianza
Concerto di Moni Ovadia e Lucilla Galeazzi

Guarda l’intervista a Stefano Arrighetti, presidente dell’Istituto Ernesto de Martino, realizzata da sesto.tv

 

Locandina finale InCanto 2012 concerto Moni Ovadia e Lucilla Galeazzi

Nel 1962 nasceva il Nuovo Canzoniere Italiano, rivista e gruppo musicale. Iniziò la riscoperta del canto sociale e di protesta del popolo italiano. La XVII edizione di InCanto è dedicata all’influenza che l’esperienza del Nuovo Canzoniere Italiano ha avuto e ha sulla musica e sulla cultura di oggi, proponendo diversi appuntamenti con alcuni dei protagonisti della canzone impegnata e schierata.

InCanto 2012: le prossime iniziative

Istituto Ernesto de Martino
Regione Toscana
Comune di Sesto Fiorentino
SestoIdee
Col patrocinio della Provincia di Firenze
e la sponsorizzazione del Consiag

 

InCanto 2012

Rassegna del canto di tradizione orale e di nuova espressività in Italia

50 anni dopo. Per un Nuovo Canzoniere Italiano.

 

Nel 1962 nasceva il Nuovo Canzoniere Italiano, rivista e gruppo musicale. Iniziò la riscoperta del canto sociale e di protesta del popolo italiano. La XVII edizione di InCanto sarà dedicata all’influenza che l’esperienza del Nuovo Canzoniere Italiano ha avuto e ha sulla musica e sulla cultura di oggi, proponendo diversi appuntamenti con alcuni dei protagonisti della canzone impegnata e schierata.

 

VENERDÌ 18 MAGGIO
Ingresso 5 euro

In collaborazione con UNAAPI una giornata e uno spettacolo dolcissimo dedicato al miele e alla scomparsa delle api. Gli Yo Yo Mundi, a partire dalla loro omonima canzone, raccontano l’amarissima realtà della nostra terra.
Dal volantino dell’iniziativa:

Il 30 giugno lo stato italiano sarà nuovamente chiamato a decidere sulla sospensione (già più volte rinnovata) dell’autorizzazione all’uso dei concianti killer di api.
Chiediamo che venga definitivamente ritirata l’autorizzazione all’utilizzo delle conce dei semi con gli insetticidi sistemici in Italia e in Europa, e che si rivaluti se sia sensato utilizzare gli insetticidi sistemici in tutte le colture agricole, considerando adeguatamente la grande massa di accertamenti scientifici che ne attestano la pericolosità e gli effetti inaccettabili e pervasivi sia a breve sia a medio e lungo termine.

Ore 17.30
Dibattito con Francesco Panella (Presidente UNAAPI), Cinzia Scaffidi (Slow Food), Francesco Ferrante (Sen. PD – Legambiente). Coordina Maria Grazia Mammuccini (FIRAB).

Ore 21:15
Spettacolo di Teatro Canzone con Andrea Pardicca e Yo Yo Mundi in La solitudine dell’ape. Regia di Antonio Tancredi.

 

SABATO 19 MAGGIO
Ingresso 5 euro

Dopo molti anni torna al de Martino uno dei più geniali musicisti italiani alle prese con i canti popolari diventati fumetto e interpretati dal suo sestetto. Un concerto da vedere e un libro da sentire.

Ore 21:00
Concerto di Daniele Sepe in Canzoniere Illustrato (libro-cd: Lucky Planets, 2012)

 

LUNEDÌ 2 LUGLIO: IL FINALE
Ingresso 5 euro

Lucilla, una delle più belle voci della musica popolare, e Moni, protagonista della nostra scena teatrale per uno spettacolo di denuncia e speranza. Il finale con i botti.

Ore 21:00
Concerto di Moni Ovadia e Lucilla Galeazzi in Cantavamo, cantiamo e canteremo. Canti per l’uguaglianza.

 

Tutte le iniziative si svolgeranno presso Villa San Lorenzo al Prato, in via Scardassieri 47, Sesto Fiorentino (FI), escluso il concerto del 2 luglio, che si terrà alla biblioteca pubblica Ernesto Ragionieri in piazza della Biblioteca 4, Sesto Fiorentino (FI).

Primo maggio e InCanto 2012

Istituto Ernesto de Martino
Regione Toscana
Comune di Sesto Fiorentino
SestoIdee
Col patrocinio della Provincia di Firenze
e la sponsorizzazione del Consiag

InCanto 2012

Rassegna del canto di tradizione orale e di nuova espressività in Italia

50 anni dopo. Per un Nuovo Canzoniere Italiano.

 

Primo maggio: la Festa (ingresso libero)

Ore 12 e 30: pranzo popolare (arrivate puntuali)
Di seguito i canti con Tano Avanzato, Banda Caballero, Gualtiero Bertelli, Canto Sociale, Coro delle Cence Allegre, Coro Musiquorum, Coro Novecento con i Malatempora, Crozip+, Fiati Sprecati, I Giorni Cantati di Calvatone e Piadena, Malasuerte, Germana Mastropasqua e Xavier Rebut, Nuova Brigata Pretolana, Suonatori Terra Terra, Teatro Contadino della Fierucola.
Interventi di Rudi Assuntino, Stefano Arrighetti, Gianfranco Azzali e un rappresentante della R.S.U. della Richard-Ginori.

sabato 12 maggio, ore 17 e 30

Giuseppe “Spedino” Moffa

domenica 13 maggio, ore 16

Giovanna Marini con il Coro e la Banda della Scuola Popolare di Musica del Testaccio (Roma)

venerdì 18 maggio, ore 21

Yo Yo Mundi e Andrea Perticca

sabato 19 maggio, ore 21

Daniele Sepe

lunedì 2 luglio, ore 21: il Finale

con Moni Ovadia e Lucilla Galeazzi

 

Con la festa si aprono le iscrizioni per il 2012.

Si ringraziano per la collaborazione:
Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani
Lega di Cultura di Piadena
Vini Le Botti (viale Michelangelo 10/B, Sesto Fiorentino)
Despar (piazza Ghiberti, Sesto Fiorentino)
Forno Moschino (via Gramsci, Sesto Fiorentino)
La gioconda (via Gramsci, Sesto Fiorentino)
Sibe commerciale (impianti alla spina; via Garibaldi 67/69, Calenzano)

Per l’ospitalità:
Hotel Gerlino, via Mazzini 12, Sesto Fiorentino

Volantino primo maggio e InCanto 2012

23/24/25 marzo: la festa della Lega di Cultura di Piadena

La festa della Lega di Cultura di Piadena

23/24/25 marzo 2012

PROGRAMMA

Venerdì 23 marzo 2012, ore 21

Casalmaggiore (CR), Teatro comunale
Concerto delle Giornate di Piadena per il 50° del Nuovo Canzoniere Italiano
Kati Mattea e Silvia Malagugini
Giovanna Marini, Sara Modigliani, Quartetto Urbano di Xavier Rebut, Fausto Amodei, Rudi Assuntino, Gualtiero Bertelli, Paolo Ciarchi, Claudio Cormio, Alessio Lega, I Giorni cantati di Calvatone-Piadena, Roberto Seniga, Leardo Taraschi.
Seguirà un breve concerto dei cori francesi, spagnoli, portoghesi, e altri.

Sabato 24 marzo 2012, ore 15

Teatro Cecilia Gallerani, San Giovanni in croce (CR)
50 anni del Nuovo Canzoniere Italiano
Convegno sul tema con Tullio Savi, Giovanna Marini, Sandra Mantovani, Cesare Bermani, Fausto Amodei, Alessandro Portelli, Stefano Arrighetti, Dante Bellamio, Emilio Jona, Gualtiero Bertelli, Bruno Cartosio, Mathias Deichamann.

Domenica 25 marzo 2012

Ore 10

Casa del Micio, Pontirolo, via Piave 25
Presentazione di Vecchi e nuovi volti della bassa padana, di Giuseppe Morandi
Paolo Barbaro, Peter Kammerer
Presentazione di Spoleto 1964. Bella ciao. Il diario, di Giuseppe Morandi
Giovanna Marini, Stefano Arrighetti

Ore 13

Entrata della Banda di Canneto sull’Oglio e degli altri cori della festa

Ore 15

Concerti dei gruppi
Si Bemolle di Parigi, Suonatori terra terra di Firenze, Colori di Maggio di Marsiglia, Coro Dominguero di Siviglia, Banda degli Ottoni di Milano, Coro della Casa di Achada di Lisbona, Nuovo Canzoniere Bresciano, I giorni cantati di Calvatone-Piadena, Circolo Gianni Bosio di Roma, Fiati sprecati di Firenze, Cenciallegre di Modena, Coro di Micene, Voci di mezzo, Hard Cor di Bologna, Nuova Brigata Pretolana di Perugia e tutti gli altri.

 

50 anni del Nuovo Canzoniere Italiano

di Giovanna Marini

50 anni! In questi cinquant’anni passati ci ho pensato spesso, a quella sera del febbraio 1962 alla Casa della Cultura di Milano, proprio in centro. Non conoscevo nessuno, solo Roberto Leydi che mi aveva detto “Venite su con Maria Teresa Bulciolu, così vi faccio conoscere gli altri e la Daffini”, e siamo andate.

Era un pubblico raffinato, si sentiva subito che non era un pubblico di musicisti, quello a cui ero abituata, parlavano con Roberto e lui me li presentava a uno a uno: Gianni Bosio, il capo, il redattore e direttore delle edizioni Avanti!, Michele Straniero, che lavorava anche lui alle Edizioni, Tullio Savi, Dante Bellamio, Cesare Bermani lo storico, e loro mi salutavano e poi continuavano a parlare con altri e capivo solo che parlavano di cose come politica, storia, società, non ne sapevo niente, Franco Coggiola non me l’hanno fatto conoscere o non c’era.

Poi arrivano tre ragazzetti o ragazzotti, non so, Ivan Della Mea si grattava continuamente la testa mentre parlava presentando le sue canzoni, era bello e goffo, sembrava curvo per un qualche strano male che sapeva solo lui, e i due fratelli Ciarchi, Paolo suonava la chitarra con molta destrezza, Alberto sembrava Groucho Marx e suonava la chitarra come se fosse un basso, solo sui bassi, e poi mi sono accorta che gli mancavano due corde alte, il si e il mi. Le canzoni di Ivan mi piacquero subito. Con Maria Teresa cantammo tre o quattro pezzi, due piemontesi della raccolta del Munire, una specie di Nigra francese, che fino allora era stato la mia Bibbia, e Addio addio amore che avevo preparato per l’occasione (non oso dire inventato perché non ricordo più come fu, certo il testo circolava già nei canti abruzzesi, la musica no) mi colpì molto che il dibattito a seguito dei nostri canti fosse imperniato solo sulla politica e non sulla musica, mentre mi era sembrato che i canti di Della Mea fossero decisamente dei bei pezzi di musica.

Ecco. Poi vennero le riunioni, una alla cascina del Micio a Piadena, dove si sentivano muggire le vacche e la Genia che chiamava il fratello del Micio che andasse ad accudirle, erano le due di notte.

E lì conobbi il Morandi e Micio e Sergio che parlavano solo dialetto. Era tutta gente simpatica e avevano l’aria di essere disponibili a tutta una parte di vita, mettendoci la loro, che io non avevo nemmeno pensato che esistesse. Le canzoni, sì, ma per parlare e testimoniare le condizioni delle classi più povere, il lavoro editoriale sì, ma per pubblicare gli atti del Movimento Operaio, incominciai a interessarmi a quest’altro aspetto di funzionalità della musica, nuovo.

Poi comparve Luciano Della Mea e le discussioni divennero ancora più puntute, e Rudi Assuntino che veniva da Bologna poneva problemi difficili per me da considerare problemi tanto erano lontani dalla mia vita tipo: “Con quale linguaggio dobbiamo avvicinare la gente, una lingua nazional-popolare o i dialetti e le metafore e i paragoni, forme letterarie scafate che la gente non può afferrare? Non tutta?”, poi a una riunione comparve Bertelli, e dichiarò “Ogni volta che la polizia ci ammazza un compagno dobbiamo cantarlo questo fatto, dev’essere una memoria continua” e Michele che interloquiva “No, ogni volta che la polizia ci ammazza un compagno dobbiamo cantare Donna lombarda”, interessantissimo, discorsi veramente di alto livello. E i Piadena, la Lega di Cultura di Piadena, che già aveva filmato la morte del cavallo? Era un mondo nuovo pieno di promesse. Quando andammo a fare il Bella ciao al Caio Melisso era sicuro che sarebbe scoppiata la grana, quei canti non potevano passare senza feriti, persino mia madre e mia zia, estremamente ben disposte al nostro lavoro, mi dissero “Eh, però gli ufficiali morti nella grande guerra non li dovevate toccare, quelli in guerra ci sono andati!”, che confusione.

E poi le cantate, tante tantissime, la gara Nuovo Canzoniere contro la Linea Verde organizzata dalla FGCI di Reggio Emilia, dove erano tutti amici nostri e si erano arrampicati pure sugli alberi per garantirci un successo di pubblico travolgente e così fu, assolutamente immeritato perché cantavamo senza un’amplificazione credibile, piuttosto dei barattoli con un filo e un buco dentro, contro un gruppo decisamente ben preparato e organizzato, non vorrei dire ma mi pare fossero proprio gli Area. Comunque fu un nostro grande successo grazie soprattutto alla Daffini e al professore (suo marito) che l’accompagnava sul violino. Lei ha cacciato una voce da spaccare i timpani e i compagni infiltrati dappertutto l’hanno coperta di applausi, grida di apprezzamento, e con i Morti di Reggio Emilia la piazza fu nostra, avevamo vinto. Bisogna dire che i nostri avversari avevano proprio sbagliato il modo di presentarsi: arrivarono con grosse macchine e questo a un pubblico proletario lo colpisce ma lo allontana pure e poi dissero in linguaggio giovanile un po’ forzato “Abbiamo appena inciso il nostro ultimo padelline” indicando il loro LP, questo ha sollevato un coro di risate, fischi e scherno, noi eravamo arrivati a piedi con le chitarre sulle spalle e avevamo solo quelle, niente batteria, niente tastiere, niente elettricità, e la cosa fu presa per quello che era: una dimostrazione di povertà ma anche d’ingegno perché le canzoni erano belle. E questo il pubblico lo capiva, e a Contessa di Pietrangeli ci fu un vero scoppio di voci che cantarono con noi. Bellissimo. Vittoria immeritata ma elettrizzante, tanto che Bosio disse: su questo dobbiamo puntare, la povertà dei mezzi contro la bellezza e l’intelligenza e il valore storico dei nostri canti.

E questo continuo a ricordarmelo. Perché poi tutto cambiò, naturalmente la televisione ci si mise d’impegno, le canzoni disimpegnate vinsero alla lunga appoggiate e foraggiate dal mercato. Noi rimanemmo proprio tagliati fuori, da qui il progetto di Gianni Bosio che in realtà poi fu attuato da De Gregori senza che lui lo immaginasse quando mi chiese di fare un disco di nostre canzoni ma cantato da lui e me. E lui si presentava chiaramente come nome che attirasse il grande pubblico e facesse passare queste nostre canzoni storiche così belle. Così è stato. Bosio l’aveva pensato e aveva incominciato ad affidare ad Anna Identici il nostro repertorio, che lei lo cantasse e lo facesse conoscere al grande pubblico, noi cantori ci rimanemmo male, ma l’idea era giusta, bisognava però controllare la fattura dei libretti dei dischi che dovevano assolutamente riportare tutte le notizie sui canti e i nomi dei cantori che ce li avevano cantati e le situazioni in cui quei canti erano nati. Questo Gianni l’avrebbe senz’altro fatto e inserito proprio nel contratto. Purtroppo morì, era il 1971, e il progetto non venne mai curato finché appunto nel 2002 De Gregori ignaro di tutto propose esattamente la stessa cosa decidendo di cantarli lui, con me, perché ero quella più vicina alla sua sfera avendo vissuto tutti e due nel Folk Studio di Roma di Giancarlo Cesaroni la grande avventura della rinascita del folklore e della cosiddetta scuola romana della canzone.

Dopo questi anni seguì un lento rifluire a curare ognuno la propria attività di cantore scrittore architetto, ognuno nel suo campo tornò e chi faceva il musicista come me continuò a farlo, nacque la Scuola di Testaccio, con tutto il lavoro che ne conseguì, ma le cantate continuavano qua e là, non eravamo più tutti insieme, il NCI come ai primi tempi, ma portavamo una nostra esperienza che ognuno faceva confluire in spettacoli collettivi dove ci si ritrovava tutti ed erano bellissimi momenti, come per La nave dei folli e altri simili.

Ora Ivan è morto, e così Michele Straniero e così Franco Coggiola il nostro grande ricercatore insieme a Cesare Bermani lo storico del gruppo che per fortuna è vivo, Caterina Bueno anche se n’è andata, ma la richiesta di vederci ancora insieme si sente, latente ma si sente, anzi è ricominciata a venire, debolmente ma portandoci per pubblico tanti giovani mai visti e tanti vecchi che erano scomparsi. Come se la storia nei suoi contorcimenti e nelle sue anse avesse trovato posto proprio per noi, in modo stabile e ciclico. Così, come se fosse naturale, nella cascina vuota del Micio dove le vacche, grazie alle quote latte, sono sparite, e nella pianura non si sentono più i muggiti e l’odore tipico dello sterco di vacca che a me piaceva tanto, la Lega di Cultura di Piadena si riunisce e lo dice agli amici, ne vengono prima un’ottantina, poi un centinaio, dopo qualche anno si arriva fino a 2000. Che succede? Dal 1991 insegnavo a Parigi all’8° Università, a Saint-Denis, e raccontavo le nostre vicende e insegnavo i nostri canti, ora vengono gruppi francesi e li cantano proprio lì, a Piadena, e vengono cori spagnoli e portoghesi, tutto canto politico, tanto materiale che l’Istituto Ernesto de Martino ha sempre continuato a pubblicare stampando i dischi, in forma antologica, in forma monografica, tutto il materiale raccolto e le canzoni nuove, e sembra essere un interesse grande e una sorta di fame dei giovani per questo materiale. A Piadena ci si incontra ormai in tanti, uniti dallo stesso repertorio canoro, che si amplifica dopo ogni incontro, con canti anche francesi, spagnoli, portoghesi, e poi arrivano gli stranieri, Costa d’Avorio, Bangladesh… e si cresce ci si allarga. Il Micio e la Lega di Cultura di Piadena sono lì a ospitare gente a dare da mangiare a tutti, partecipa gente del luogo per aiutare, tutti gratuitamente, a costruire capannoni per ospitare folle di gente che canta tutta la sera e la notte mangiando e bevendo, una sorpresa per tutti, ci si guarda stralunati: ma che vuol dire questo? Ormai sembra un movimento politico fuori dai partiti, sembra un naturale seguito storico dell’inizio di quella serata di febbraio 1962 alla Casa della Cultura di Milano. Ora si uniscono al NCI il circolo Gianni Bosio di Roma che porta cantori, materiale, pubblicazioni di musica e sociologia, e viene di nuovo richiesto lo spettacolo di canzoni fatto da tutti i vecchi, con Amodei in testa che canta le sue bellissime canzoni intelligenti e didascaliche.

Non è una rinascita, è un ricontinuo, la cenere degli anni ottanta e degli ultimi governi invece di spegnere ha mantenuto accesa la brace, e ora, potremmo dire, si riparte.

A piena voce

A piena voce 2012

La musica popolare italiana raccontata e cantata
da alcuni suoi protagonisti

Promosso dai VinCanto e dal circolo agorà
in collaborazione con l’Istituto Ernesto de Martino

venerdì 13 gennaio 2012

  • ore 21
    Proiezione de I paisan
    Regia di Giuseppe Morandi, Voltido, 1967. Originale 8 mm., versione video 1999

sabato 14 gennaio 2012

  • ore 17
    Orgazizzare la cultura
    incontro con Gianfranco Azzali “Micio” e Giuseppe Morandi della Lega di cultura di Piadena
  • ore 20
    Cena fine corso cucina (15 euro su prenotazione)
  • ore 21.30
    Concerto de I giorni cantati di Piadena

Durante la giornata sono previsti interventi musicali e canori dei VinCanto e del Coro Popolare agorà

al circolo agorà
via Bovio, 48/50, Pisa
Ingresso riservato ai soci
Prenotazione: 050.500.442 / 338.361.49.66
agorapi[chiocciola]officinaweb.it
www.agorapisa.it

A piena voce 2012

“Di madre in figlia” domani e lunedì su Rai 5

Domenica 18 dicembre alle ore 21,15 e lunedì 19 dicembre alle 23,05 su Rai 5 andrà in onda il film documentario Di madre in figlia, che parla dell’esperienza del coro delle mondine di Novi di Modena.

«Le Mondine di Novi sono un coro di venti donne della bassa modenese, le più anziane delle quali vengono dall’esperienza della monda del riso (nelle campagne del Piemonte) e della Resistenza (in Emilia). Molti dei canti del loro repertorio sono nati in risaia, ma con il tempo il coro di Novi si è rinnovato, con l’ingresso delle figlie delle mondine e la collaborazione dei Fiamma fumana. Il risultato è un gruppo musicale elettro-folk intergenerazionale. Il documentario racconterà il lavoro, gli anni della guerra, la gioia e la lotta, i canti e la loro conservazione negli anni dell’indifferenza, fino alla loro diffusione e alle strategie messe in atto per tramandare questo pezzo di memoria collettiva alle nuove generazioni» (dalla scheda su cinemaitaliano.info; vedi anche la scheda della Film Commission Torino Piemonte).

Il film è prodotto da Davide Ferrario, la regia è di Andrea Zambelli, il montaggio di Claudio Cormio.

W CESARE!

W CESARE!

Cultura di classe, storia orale, canto sociale
Giornata in onore di Cesare Bermani
Organizzata da Circolo Gianni Bosio, Fondazione Luigi Micheletti, Istituto Ernesto de Martino, Lega di Cultura di Piadena

 

Giovedì 6 Ottobre 2011
Teatro Cecilia Gallerani
San Giovanni in Croce (CR)
Via Grasselli Barni 12

Ore 15.00
Interventi di apertura di Bruno Cartosio, Mimmo Franzinelli, Santo Peli, Sandro Portelli

Ore 16.45
Interventi e testimonianze di Dante Bellamio, Sergio Bologna, Franco Castelli, Giovanni Contini, Claudio Del Bello, Roberto Migliavada, Adolfo Mignemi, Laura Pariani, Anna Maria Rivera

Pausa cena

Ore 21.00
Canzoni e musiche di Fausto Amodei, Rudi Assuntino, Gualtiero Bertelli, Sandra Boninelli, Paolo Ciarchi, Claudio Cormio, Pardo Fornaciari, Alessio Lega, Giovanna Marini, Marco Rovelli, “I giorni cantati di Piadena Calvatone”

 

San Giovanni in Croce si trova a 3 km da Piadena, in direzione Casalmaggiore.
Autostrada da Nord: uscita Cremona, direzione Mantova.
Autostrada da sud: A1 uscita a Parma e poi verso Colorno Casalmaggiore e Piadena.
Treno: linea Milano-Mantova; Brescia-Parma.

Per informazioni: Lega di Cultura di Piadena, tel. 0375/980252 oppure 329/1617525
Pernottamenti: Agriturismo Riviera San Paolo, tel. 0375/380282; oppure Airone Castelfranco, tel. 0375/389902

«L’Italia nelle canzoni» e «Pane, rose e libertà»

Con un po’ di ritardo segnaliamo anche qui l’uscita di L’Italia nelle canzoni – La storia d’Italia cantata, 3 cd editi da alabianca, e Pane, rose e libertà – Le canzoni che hanno fatto l’Italia: 150 anni di musica popolare, sociale e di protesta, gli stessi 3 cd editi da bur con l’aggiunta di una corposa e accurata guida all’ascolto di Cesare Bermani (di ciascuna canzone una scheda racconta la storia, i contesti, le diverse versioni).

Ecco la tracklist dei 3 cd:

  • Disco 1
    1. Or che innalzato è l’albero
    2. E semo livornesi
    3. Numi voi siete spietati
    4. Rondinella livornese
    5. La morte del padre Ugo Bassi
    6. O Venezia che sei la più bella
    7. I tedeschi per Ravenna
    8. Inno di Garibaldi
    9. Camicia rossa
    10. Quel usellin del bosch
    11. La rondinella d’Aspromonte
    12. Garibaldi fu ferito
    13. Ciapa Cialdini
    14. E a Roma a Roma
    15. La madre abbandonata in cerca del suo Achille
    16. Italiani son stati vincitori
    17. La sociale
    18. Addio bella addio
    19. Inno dell’Internazionale
    20. Il maschio di Volterra
    21. E l’Italia l’è malada (la boje!)
    22. Mamma mia dammi cento lire
    23. Italia bella mostrati gentile
    24. Evviva num
    25. In del trisold
    26. Canto dei lavoratori (Inno del Partito Operaio Italiano)
    27. Canto dei malfattori
    28. Regina Coeli
    29. Il crak delle banche
    30. Nati noi siamo nell’umida tana
    31. Su fratelli pugnamo da forti
    32. Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio
  • Disco 2
    1. Menelik
    2. Inno abissino
    3. Cara mamma vieni incontro
    4. Siam partiti siam partiti in cinquecento
    5. Felice Cavallotti
    6. Il feroce monarchico Bava
    7. Inno dei lavoratori del mare
    8. Che cosa vogliam
    9. Noi vogliamo l’eguaglianza
    10. Se otto ore son troppo poche
    11. La lega (sebben che siamo donne)
    12. E per la strada
    13. Il soldato Masetti
    14. La bersagliera
    15. Prima della guerra c’era da dubitare
    16. Oh Gorizia
    17. Sentite buona gente
    18. Quattro signori a Parigi vanno
    19. La leggenda della Neva
    20. La guardia rossa
    21. Bandiera rossa
    22. Canzone d’Albania
    23. Figli dell’officina
    24. S’affonda o’ bastimento
    25. Matteotti Matteotti
    26. Strofette satiriche
    27. Figli della plebe
    28. Volano alti audaci e vigilanti
    29. Italiani ascoltate questa storia
    30. La badoglieide
    31. Fischia il vento
    32. Foglie
    33. Or che Mussolini non si frutta più
  • Disco 3
    1. Con De Gasperi non se magna
    2. Vi ricordate quel 18 aprile
    3. L’attentato a Togliatti
    4. O cancellier che tieni la penna in mano
    5. Mira la rondondella
    6. Per i morti di Reggio Emilia
    7. Ballata per l’Ardizzone
    8. Vedrai com’è bello
    9. O cara moglie
    10. Contessa
    11. Sciopero interno
    12. Creare due tre molti Vietnam
    13. Valle Giulia
    14. Primo d’agosto Mestre sessantotto
    15. Ballata della Fiat
    16. Ballata della bussola
    17. Ballata del Pinelli
    18. I treni per Reggio Calabria
    19. A Flobert
    20. Rom tiriac rom
    21. Vi ricordate quel 20 di luglio