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Seminario su crisi e decrescita

La Rete per la Decrescita e le riviste «Altreconomia», «Carta» e «Valori», insieme alla Fondazione Banca Etica, organizzano un seminario presso Terra Futura

Firenze
Fortezza da Basso
31 maggio
dalle ore 10 alle ore 18

La crisi globale e la risposta della decrescita
Come e cosa possiamo fare subito per affrontare la transizione

Da più parti emerge l’esigenza di approfondire e condividere l’interpretazione della ragione profonda della crisi attuale: la crescita senza limiti. Movimenti, gruppi di cittadini attivi, vari attori politici-sociali desiderano riflettere meglio sulle buone pratiche di decrescita, individuando proposte di azione politica graduali e concrete che possano essere applicate da subito nei vari ambiti ma che, al tempo stesso, siano realmente in grado di accompagnare il processo di transizione verso la società più equa e sostenibile prevista dalle politiche di decrescita. Per questo vi proponiamo una giornata di riflessione/laboratorio, rivolta a tutti coloro che sono interessati a questi temi e, innanzitutto, ad agli attori sociali (comitati di resistenza, soggetti dell’economia solidale, sindacati, ecc.) con cui vorremmo poter individuare strategie e azioni concrete di medio e breve periodo.

Relazioni introduttive di Mauro Bonaiuti e Marco Deriu

Gruppi di lavoro su economia, finanza e società
Coordina Mauro Bonaiuti
Sono invitati Antonio Tricarico e Tonino Perna

Risorse, energia, agricoltura, uso del territorio
Coordina Gianni Tamino
Sono invitati Edoardo Salzano, Andrea Masullo, Ugo Bardi

Lavoro, produzione, economia solidale
Coordina Mario Agostinelli
Sono invitati Davide Biolghini, Francesco Garibaldo, Andrea Calori

Concluderà una tavola rotonda con i direttori delle testate: Piero Raitano Pierluigi Sullo, Andrea Di Stefano

La cité dell’antropologia: programma di maggio

Istituto Ernesto de Martino e Università di Firenze presentano
La cité dell’antropologia: libri suoni storie di vita pensieri delle altre italie
alla LibreriaCafé "La Cité", Borgo San Frediano 20R, Firenze

Programma di maggio 2009

Martedì 12 alle 18: presentazione del numero 19-20 della rivista «Il de Martino», dal titolo E Gianni Bosio disse, a cura di Antonio Fanelli. Intervengono Marcello Rossi (direttore della rivista «Il Ponte»), Simone Neri Serneri (Università di Siena – direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana), Valerio Strinati (Fondazione Nenni), Paolo De Simonis (antropologo – Università di Firenze), Moreno Biagioni (Archivio movimento di quartiere). Saranno presenti il curatore della rivista, il presidente dell’Istituto Ernesto de Martino e gli autori Paolo Mencarelli e Margherita Scotti.
Alle 21.30 presentazione del libro Altamante. Una vita all’improvviso, a cura di Andrea Fantacci e Monica Tozzi, (Edizioni Gorèe, 2008). Con gli autori ne discutono Fabio Mugnaini (antropologo – Università di Siena) e Stefano Arrighetti (IEdM). Proiezioni di brani del DVD allegato al libro sulla poesia improvvisata del grande Altamante Logli. Contrasto in versi con i poeti Realdo Tonti e Enrico Rustici.

Martedì 26, ore 21.30: il lavoro del Centro di Ricerca e Documentazione sulla Cultura Orale dell’Associazione Culturale La leggera a Rufina (Firenze). Presentazione dei CD appena pubblicati, Il canto quotidiano di Giuseppina Rettori. Canti di tradizione orale a Dicomano, a cura di Marco Magistrali, e Benvenuto ‘un t’aspettavo. Pasqualina Ronconi: canterina, pastora, mezzadra e casalinga nella Valle del Sasso, edizioni Nota di Udine, collana etnomusicologica "Geo – Sounds of the earth" diretta da Valter Colle. Interverranno Dante Priore, Marco Magistrali, Filippo Marranci, Giuseppina Rettori e Pasqualina Ronconi.

 

Il cuore nel paese e il cervello nel mondo, e viceversa

L’Amministrazione Comunale di Acquanegra sul Chiese e l’Istituto Ernesto de Martino di Sesto Fiorentino presentano

«Il cuore nel paese e il cervello nel mondo, e viceversa»
Gianni Bosio: storico, organizzatore di cultura

Domenica 10 maggio 2009, Acquanegra sul Chiese, Teatro Comunale, Via Canneti 79

Ore 17
Proiezione del film Il colore della Bassa, di Giuseppe Morandi e Gianfranco Azzali, 2008 (presentato al Festival del Cinema di Venezia ’08). Una nuova opera di ricerca e documentazione della Lega di cultura di Piadena sul mondo del lavoro e le sue trasformazioni nell’area della Bassa padana.

Ore 18
Presentazione del numero 19-20 della rivista «Il de Martino» dal titolo E Gianni Bosio disse, a cura di Antonio Fanelli. Assieme ad alcuni compagni di strada del Nuovo Canzoniere Italiano, una nuova generazione si interroga sull’opera e le ricerche di Gianni Bosio.

Tavola rotonda
Saluti di Alceste Aliprandi (Sindaco di Acquanegra sul Chiese), Stefano Arrighetti (Presidente dell’Istituto Ernesto de Martino).
Relazioni di Dante Bellamio, Cesare Bermani, Eugenio Camerlenghi, Paolo Ferrero.
Interventi di Antonio Fanelli e di Ivan Della Mea.

Fino al cuore della rivolta – 2009

Archivi della Resistenza
Comitato Sentieri della Resistenza
ANPI Carrara
ANPI Lerici
ANPI Sarzana
ANPI Villafranca-Bagnone
ANPI Castelnuovo Magra
ANPI Fosdinovo
ANPI Massa Sez. Patrioti Apuani
con la collaborazione di Istituto Ernesto de Martino, Blanca Teatro, Contatto Radio Popolare Network, e il patrocinio del Comune di Fosdinovo e della Provincia di Massa Carrara

organizzano la quinta edizione del Festival della Resistenza

 

Fino al cuore della rivolta 2009

Fino al cuore della rivolta
Fosdinovo (MS), 18-25 aprile

 

L’edizione primaverile del Festival della Resistenza sarà quest’anno davvero speciale. Si inaugura sabato 18 aprile con una mostra d’arte collettiva e un intervento musicale della Banda popolare di strada Fiati sprecati. Per il concerto del 25 aprile, insieme alle parole dei partigiani, tanti artisti si alterneranno sul palco: Ivan Della Mea, Sandra Boninelli, Bianca Giovannini, Suonatori Terra Terra, Apuamater, Tandarandan, Forasteri. Ci sarà anche una novità: un pranzo sociale di autofinanziamento per continuare a far vivere il festival (per prenotare chiamare il 329-0099418 entro il 20 aprile), perché nonostante la crisi e tutto il resto, noi resisteremo a lungo… sappiamo di poter contare su di voi. Ora e sempre Resistenza!

 

18 aprile
Torre Malaspiniana

Ore 17.00
Inaugurazione della mostra d’arte collettiva "Artisti per la Resistenza" e dello spazio audiovisivo a cura dell’associazione "Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani" con Irene Malfanti, Rocco Malfanti, Martina Morini, Pedro Bianchetti, Elena Guidotti.
La mostra nella Torre Malaspiniana sarà visitabile nei giorni 18, 19, 24, 25, 26 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Interventi di Osvaldo Angeli (Presidente della Provincia di Massa Carrara), Dino Bologna (Sindaco del Comune di Fosdinovo), Massimo Dadà (Assessore alla Cultura del Comune di Fosdinovo).
Saranno presenti i partigiani e i rappresentanti delle sezioni locali delle ANPI delle province di Massa Carrara e La Spezia.

Ore 18.00
Intervento della Banda popolare di strada Fiati Sprecati

 

21 aprile
Località Paterna

Ore 11.00
Commemorazione al cippo dedicato a Nello Masetti, nel 64° Anniversario della morte

 

25 aprile
Località Fosso

Ore 12.00
Pranzo sociale di autofinanziamento per il festival
(Prenotare entro il 20 aprile chiamando il 329-0099418 oppure scrivendo a info@archividellaresistenza.it)

Ore 14.30
Concerto dedicato al 64° Anniversario della Liberazione, con Ivan Della Mea, Apuamater, Sandra Boninelli, Forasteri, Tandarandan, Bianca Giovannini, Suonatori Terra Terra

Stand informativi e merenda resistente a partire dalle 15

 

Ingresso gratuito per tutte le iniziative

 

Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani
Via Aurelia 56, 54035 Fosdinovo (MS)

Primo maggio e InCanto 2009

Volantino primo maggio 2009
Primo maggio 2009
La festa dell’Altra Italia

 

Dalle 15 fino al tramonto all’Istituto Ernesto de Martino (Villa San Lorenzo, Via Scardassieri 47, Sesto Fiorentino – vedi come raggiungerci)

Ingresso libero, vino e cibo finché ce n’è

Suoneranno e canteranno Banda K100, Fiati Sprecati, Fratelli Rossi, Salvatore Panu e l’Archivio storico del Canzoniere delle Lame, Suonatori TerraTerra, Giuseppe "Spedino" Moffa e Compari, Coro de "Le Cence Allegre" da Modena

Interverranno Stefano Arrighetti (presidente dell’Istituto Ernesto de Martino), Luigi Fiori (Comandante Partigiano da Lerici), Isabella Becucci (Emergency)

Sarà presente l’installazione audiovisiva di Riccardo Zoppi "Eroi – Storie di lavoro"

(Con il primo maggio parte il tesseramento per il 2009)

 

Volantino InCanto 2009

InCanto 2009
Rassegna del canto di tradizione orale e di nuova espressività in Italia

Venerdì 22, sabato 23, domenica 24 maggio: il Festival dell’Altra Italia
all’Istituto Ernesto de Martino (Villa San Lorenzo, Via Scardassieri 47, Sesto Fiorentino)

 

Venerdì 22: per Caterina

Ore 15.30
Seminario
SE CI ASSISTE LA MEMORIA
Pensando a Caterina Bueno
con interventi di M. Agamennone, C. Bermani, A. Bua, P. Clemente, P. De Simonis, A. Fanelli, A. Fantacci, B. Fontanella, M.E. Giusti, M. Magistralis, G. Marini, L. Pastore, S. Staino

Ore 21.15
Concerto-testimonianza
con Alberto Balia, Giovanni Bartolomei, "Dal nostro canto" di Sociville, "La Tazza di Arianna" da Volterra, Jamie Maria Lazzara, Giovanna Marini, Marco Rovelli, Valentino Santagati

 

Sabato 23

Ore 17.30
L’ALTRA CANZONE
Cantacronache 50 anni dopo
Presentazione del progetto editoriale "50 anni di Cantacronache"
con Fausto Amodei, Valter Colle, Emilio Jona, Antonio Lega

Ore 21.15
Concerto
con Fausto Amodei, Claudio Cormio, Ivan Della Mea, Alessio Lega, Giovanna Marini, Yo Yo Mundi, Andrea Satta dei Tetes de Bois

 

Domenica 24

Ore 17.30
Comunicazione a cura della Lega di Cultura di Piadena e proiezione del documentario
IL COLORE DELLA BASSA
di Giuseppe Morandi e Gianfranco Azzali

Intervento del gruppo "I giorni cantati di Calvatone e Piadena"
ospiti Ivan Della Mea e Giuseppe "Spedino" Moffa

Ore 21.15
Concerto finale
con Marco Rovelli, LibertAria
(presenteranno il loro nuovo CD)

 

La festa del primo maggio e InCanto 2009 sono realizzati con il contributo di
Comune di Sesto Fiorentino
Sesto Idee
Sesto d’Estate 2009
Progetto Giovani Sesto Fiorentino
Università di Firenze
Idast
Associazione Culturale "Le radici con le ali"
Archivi della Resistenza – Circolo Eduardo Bassignani
Lega di Cultura di Piadena
Casa del Popolo di Quinto Alto
Fondazione Monte dei Paschi di Siena
Vini Le Botti (viale Michelangelo, 10/B, Sesto Fiorentino)
Despar, Piazza Ghiberti, Sesto Fiorentino
Forno Moschino, via Gramsci, Sesto Fiorentino

La cité dell’antropologia: programma di aprile

Istituto Ernesto de Martino e Università di Firenze presentano
La cité dell’antropologia: libri suoni storie di vita pensieri delle altre italie
Alla libreriaCafé La Cité, Borgo San Frediano 20R, Firenze

Programma di aprile 2009

Martedì 21 ore 21.30: Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani di Fosdinovo (Massa Carrara) presenta il film-intervista Un popolo alla macchia. 29 novembre 1944 di Andrea Castagna e Archivi della Resistenza, 2004, con musiche di Erik Satie eseguite dal vivo al pianoforte da Davide Baudone. Interventi di Antonio Fanelli, Paolo De Simonis (Università di Firenze), Stefano Arrighetti (IEdM), e Claudio Rosati (Regione Toscana).
La ricerca storica, le fonti orali, la passione civile e politica si intrecciano con la sperimentazione artistica e il dialogo tra le generazioni. Un collettivo di giovani studiosi che sta animando la memoria della Resistenza in Toscana.
Alle 22.30 concerto degli Apuamater: Davide Giromini (voce e fisarmonica), Luca Rapisarda (voce e chitarra), Matteo Procuranti (voce narrante), Gabriele D’Ascoli (basso), Flavio Andreani (batteria), Micaela Guerra (voce)

Martedì 28 ore 18: Presentazione del libro di Valerio Petrarca I pazzi di Gregoire (Sellerio, Palermo 2008). Ne discutiamo con Pietro Clemente e Costanza Lanzara. Con la partecipazione di Paolo Franchina di Psichiatria Democratica e Claudio Ascoli del gruppo teatrale Chille de la Balanza. Sarà presente l’autore.
Un forte intreccio tra racconto autobiografico, diario privato e resoconto etnografico di una esperienza di ricerca in Africa che ripensa criticamente il disagio mentale e il ruolo delle scienze sociali.

È uscito “E Gianni Bosio disse”, il nuovo numero della rivista, anche online

È uscito E Gianni Bosio disse, il nuovo numero (19-20) della nostra rivista «Il de Martino», curato da Antonio Fanelli.
Può essere acquistato come al solito ma è anche possibile scaricarlo dal sito.

Ecco l’indice:

 

PRESENTAZIONE

Antonio Fanelli

SAGGI, RICERCHE, DOCUMENTI

  • Mattia Pelli, Gianni Bosio e «Movimento Operaio»: la ricerca storica ai tempi della guerra fredda
  • Paolo Mencarelli, “Una democratica ricerca della verità”: le Edizioni Avanti! nella cultura del proprio tempo 1953-1964
  • Antonio Fanelli, La preistoria dell’Istituto Ernesto de Martino: il progetto per il “Centro di documentazione e studio delle arti e tradizioni popolari” (1957)
  • Appendice
    • Alberto Mario Cirese, Lettera di Alberto Mario Cirese a Gianni Bosio 6 gennaio 1957 “Centro di documentazione e studio delle arti e tradizioni popolari”
    • Mariamargherita Scotti, Vicini nella distanza. La lunga amicizia di Gianni Bosio e Giovanni Pirelli
    • Giovanni Mimmo Boninelli, Campagna, fabbrica, città: le “indagini” di Carlo Leidi sul mondo popolare e proletario
    • Cesare Bermani, Gli inizi di una nuova storiografia sociale
    • Giovanni Rinaldi, L’Istituto Ernesto de Martino, l’Archivio della Cultura di Base e l’Archivio sonoro su Giuseppe Di Vittorio

MEMORIE, RICORDI, RACCONTI:
ALCUNI PROTAGONISTI

  • Alessandro Portelli, “E’ romano ma è serio”
  • Rudi Assuntino, NCI fuori dal NCI
  • Giuseppe Morandi e Gianfranco “Micio” Azzali, “andava a scuola da Belochio … Lui era un politico, non era solo un antropologo”
  • Ivan Della Mea, Dunque, Gianni Bosio. Mio amico. Qui non si parla di politica, o forse sì. Si racconta il rapporto con un uomo straordinario, un maestro. Uno che … prima viene la cultura e poi tutto il resto; uno che scrisse “essere la politica il livello più alto della cultura”

COMPAGNI DI STRADA

  • Gli antropologi
    • Pietro Clemente, “Forse gli anni della politica e i Dischi del Sole mi hanno fatto da traghetto di passaggio dai canti rivoluzionari a quelli popolari”
    • Massimo Squillacciotti, Classe ’46 ovvero ricordi di parte
  • Uno storico:
    Gian Mario Bravo, “ecco l’autonomia della storiografia sul movimento operaio … io ero interessato al discorso di Bosio … che per me era un personaggio un po’ … mitico”
  • Un ministro:
    Paolo Ferrero, “chi ha tanto lavorato sulla memoria delle classi subalterne … bisogna lavorare perché non sia dimenticato … ecco”

RECENSIONI

  • Bruno Cartosio, Cesare Bermani:
    Alessandro Portelli, Storie orali. Racconto, immaginazione, dialogo, Roma, Donzelli, 2007
  • Clara Gallini:
    Cesare Bermani, Volare al sabba. Una ricerca sulla stregoneria popolare, Roma, Derive e Approdi, 2008
  • Daniele Balicco:
    Cesare Bermani, Gramsci, gli intellettuali e la cultura proletaria, Colibrì, Milano 2007
  • Daniele Balicco, Fabio Dei:
    Giovanni Mimmo Boninelli, Frammenti indigesti. Temi folclorici negli scritti di Antonio Gramsci, Carocci, Roma 2007
  • Michele Nani:
    Alessandro Portelli, “Acciai speciali”. Terni, la Tyssen Krupp, la globalizzazione, Roma, Donzelli, 2008
  • Antonio Fanelli:
    Gianni Bosio, Clara Longhini, 1968 una ricerca in Salento: suoni grida canti rumori storie immagini, a cura di Luigi Chiriatti, Ivan Della Mea, Clara Longhini, Calimera (Le), Kurumuny, 2007
  • Pietro Clemente:
    Ivan Della Mea, Antologia, CD Ala Bianca Group – Edizioni Bella Ciao, 2008
  • Valerio Strinati:
    Antonio Fanelli, Come la lapa quand’è primavera. L’attività politica e culturale di Alberto Mario Cirese dal 1943 al 1957 e la rivista “La Lapa”, con Prefazione di Pietro Clemente, Biblioteca provinciale “P. Albino”, Campobasso, 2008
  • Giovanni Senatore:
    Pietro Clemente e Alessandro Andreini (a cura di), I custodi delle voci. Archivi orali in Toscana: primo censimento, Firenze, Regione Toscana 2007
  • Enrico Pugliese:
    Gianfranco Azzali, Giuseppe Morandi, I colori della Bassa, Lega di cultura di Piadena – Arsenali Medicei, 2008
  • Agostina Bua:
    Elisa Benaim Sarfatti, La vita in cinque atti: passioni di una famiglia in formazione. Per un’antropologia della vita quotidiana, con interventi di Pietro Clemente e Stuart Woolf, Postfazione e cura di Antonio Fanelli, Roma, Cisu, 2008

NOTIZIARIO

 

DALLA QUARTA DI COPERTINA

Ivan Della Mea, Sandro Portelli, Gianfranco Azzali detto "Micio" e Giuseppe Morandi ci raccontano il ‘loro’ Bosio e viene fuori un Bosio raccontato molto da vicino che tifa Juventus e gioca a pallone, che fuma mille sigarette, va in osteria e sta la sera a cena, a chiacchierare, che fa giochi di parole con il dialetto, che si chiude in camera con Luciano Della Mea per una partita tra Milan e Juve in piena riunione politica; insomma un uomo molto umano e provinciale, cioè legato alla sua terra, alla sua famiglia, un intellettuale serio e rigoroso che cerca la scienza e la conoscenza partendo dal socialismo di base, il cuore nel paese e il cervello nel mondo, e viceversa, per usare un’espressione di Cirese, un Bosio che sta ‘tra cosmo e campanile’.
(dalla Presentazione di Antonio Fanelli)

Quando arrivai per la prima volta a Milano in Via Melzo, all’inizio del ’69, portandomi dietro le registrazioni fatte in America e finite poi nel disco L’America della contestazione, i contatti furono Michele (Luciano Straniero) e Franco Coggiola (a cui piacque tantissimo una canzone di Joe Hill, The Rebel Girl, che cantava fra sé mentre montavamo il disco). Ero un neofita totale, sia dal punto di vista della politica, sia da quello del lavoro culturale. Sapevo molto dell’America, quasi niente di noi. Gianni Bosio per me era una presenza un po’ mitica, quasi un’immagine di intelligenza pura e un po’ disincarnata. Non ricordo neppure se lo vidi, o se mi limitai a fantasticarlo.
(da "È romano ma è serio" di Alessandro Portelli)

Gianni è morto il 21 agosto 1971 e io sto mica tanto bene, eppure quella piccolissima congiunzione illativa, quel "dunque", mi ridà un uomo che ho amato davvero e che ancora amo; amo lui, l’acquanegrese sul Chiese mantovano, il padano irriguo; amo lui assai più della sua enorme storia politico-organizzativa di "organizzatore di cultura", come ebbe ad autodefinirsi nel suo Giornale di un organizzatore di cultura. Amo lui per la sua scelta determinatissima di non comparire, mai, di non beneficiare in alcun modo, anche sul piano più che dovuto del riconoscimento politico e culturale, di alcuna gratificazione.
(da Dunque. Gianni Bosio. Mio amico … di Ivan Della Mea)

Io penso che l’IEdM abbia oggi almeno tre vite: una è quella più riconosciuta di essere scrigno di un pezzo di storia della cultura italiana, di incorporare oggetti, racconti, documenti audio e video, un archivio che dice molto della cultura italiana tra gli anni ’50, ’60 e ’70. Io ne vedrei una funzione museografico-monumentale, la possibilità di accedere alle fonti, di consultare, al tempo stesso avere una mostra in cui si racconta di Bosio, del Nuovo Canzoniere Italiano, ecc.
Una seconda vita sta nelle reti che ancora l’Istituto ha a livello nazionale e internazionale, con le quali fa iniziative, concerti, incontri, pubblica libri importanti.
Una terza sta nel diventare anche toscano e far parte di una comunità toscana di studi, ricerche, riproposte.
(da Intervista a Pietro Clemente)

A occhi chiusi – fotografie

Angela Chiti - A occhi chiusi
Angela Chiti
A occhi chiusi – fotografie

In mostra presso la Limonaia di Palazzo Medici Riccardi a Firenze dal 28 marzo al 18 aprile 2009
Inaugurazione sabato 28 marzo 2009, ore 17
Aperto tutti i giorni ore 9.00-19.00, escluso mercoledì
Ingresso libero
http://www.angelachiti.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Appello/documento dell’Associazione Nazionale Universitaria degli Antropologi Culturali

LA CIVILITÀ VIOLATA
Contro il ripiegamento autoritario e razzista che mina le basi della coesistenza.
Il punto di vista antropologico.

Gli eventi accumulatisi in quest’ultimo periodo sono di una tale gravità da indurci a rendere pubblica la nostra indignazione.
Assistiamo a un imbarbarimento crescente della produzione legislativa, orientata sempre più ad una prassi di violenza fisica, quindi anche simbolica, contro gli stranieri, i «diversi», i socialmente deboli, le libertà individuali.

IL DDL 733 RAFFORZA DISCRIMINAZIONE E RAZZISMO

Il ddl 733, se approvato in via definitiva, abolendo il divieto di segnalare gli stranieri «irregolari» che ricorrono alle cure sanitarie, priverà di fatto del diritto alla salute – diritto universale e inalienabile – centinaia di migliaia di cittadini che vivono con noi, lavorano con noi e spesso per noi.
Non solo: esso introduce anche il reato di clandestinità, il permesso di soggiorno a punti, norme restrittive sui ricongiungimenti familiari e i matrimoni misti, il carcere fino a quattro anni per gli irregolari che non rispettino l’ordine di espulsione. Nega, inoltre, l’iscrizione anagrafica a chi non abiti in appartamenti «idonei» e istituisce la schedatura presso il ministero dell’Interno dei senza casa e di tutti coloro che hanno dimora in luoghi diversi dagli appartamenti.
Gli irregolari saranno privati altresì dei diritti umani più elementari come quelli di riconoscere un figlio o di mandare del denaro a casa.
Tutte queste misure varranno a rafforzare discriminazione e razzismo e a rendere più sfruttabile, docile, ricattabile la forza-lavoro immigrata. Infine, l’improvvisa scoperta «dell’emergenza» degli stupri – in realtà un fenomeno endemico, trasversale alle nazionalità e agli ambienti sociali – messa al servizio di una campagna dai toni forcaioli contro gli stranieri e i minoritari, è servita a giustificare un decreto d’urgenza che strumentalizza i corpi violati delle donne per compiere un ulteriore passo verso la barbarie istituzionale e legislativa, fra l’altro legalizzando le ronde private e prolungando fino a sei mesi la detenzione nei lager per migranti.

UN SUSSULTO DI CIVISMO CONTRO L’INVOLUZIONE

L’involuzione della vita politica del nostro paese ci impone un sussulto di civismo, ci chiede una testimonianza sì politica ma espressa anche in termini di pratiche scientifiche e didattiche.
Occorre che dalle sedi della formazione antropologica emerga un chiaro pronunciamento pubblico contro la crescente occupazione armata del corpo: nei corpi offesi dal ricatto tra cura e libertà, nei corpi schedati per non essere chiusi nel guscio sociale che si chiama casa, nei corpi femminili violati e ignobilmente sfruttati per disegni forcaioli, fino a quel corpo di chiunque di noi che lo stato si accinge ad espugnare, con una legge sul trattamento di fine vita che fa strame del diritto individuale sul proprio sé e sulla propria morte.
Sappiamo quale logica sostenga la politica che sposta sul corpo dei cittadini più deboli, effettivamente o in potenza, il confronto dialettico con le libertà e i diritti individuali. Riconosciamo in essa le stesse sillabe con cui il secolo scorso produsse il discorso più disumano che la ragione umana avesse conosciuto.

LA BARBARIE ABITA PRESSO DI NOI

La barbarie, come ci ricordò Ernesto de Martino, abita presso di noi e dobbiamo additarla alla coscienza pubblica quando si presenta, come ora, allo stadio germinale. Quell’antropologia impegnata dalla promessa di ampliare gli orizzonti di ciò che dobbiamo considerare umano deve denunciare il ripiegamento autoritario, razzista, irrazionale e liberticida che sta minando le basi della coesistenza civile nel nostro paese, e che rischia di svuotare dall’interno le garanzie costituzionali erette sessant’anni fa, contro il ritorno di un fascismo che rivelò se stesso nelle leggi razziali. Forse anche allora in molti pensarono che non si sarebbe osato tanto: oggi abbiamo il dovere di non ripetere quell’errore.

Il Presidente e il Consiglio Direttivo dell’ANUAC (Associazione Nazionale Universitaria degli Antropologi Culturali), Marco Aime, Roberta Altin, Pietro Angelini, Bruno Barba, Ivan Bargna, Alice Bellagamba, Anna Casella, Pietro Clemente, Dino Cutolo, Gabriella Da Re, Luisa Faldini, Adriano Favole, Clara Gallini, Maria Elena Giusti, Alberto Guaraldo, Eugenio Imbriani, Franco Lai, Chiara Letizia, Alessandro Lupo, Roberto Malighetti, Francesco Marano, Carlo Maxia, Maria Luisa Meoni, Maria Minicuci, Ferdinando Mirizzi, Gabriella Mondardini, Fabio Mugnaini, Cristina Papa, Berardino Palumbo, Carla Pasquinelli, Cecilia Pennacini, Leonardo Piasere, Sandra Puccini, Francesco Remotti, Annamaria Rivera, Alessandro Simonicca, Barbara Sorgoni, Massimo Squillacciotti, Giuliano Tescari, Stefania Tiberini, Filippo Zerilli.

“E Gianni Bosio disse”, presentazione del nuovo numero della rivista

È in stampa il numero 19-20 della rivista «il de Martino», E Gianni Bosio disse, a cura di Antonio Fanelli.
Sarà presentato da Ivan Della Mea, Antonio Fanelli e alcuni degli autori domenica 15 marzo 2009, alle 11.30, nella sede dell’Istituto Ernesto de Martino, a Sesto Fiorentino.
Alle 13 pranzo sociale (costo 10 euro, con ribollita, crema di zucca gialla, pollo al curry con riso,
fagiolata con verdure miste, acqua, pane, vino e per dessert canti
in libertà). Durante il pranzo sarà possibile prendere la tessera, associarsi,
sottoscrivere per l’Istituto e acquistare la rivista.
Per motivi organizzativi vi chiediamo di prenotare (per tel., e-mail o come volete) entro il 9 marzo

Questo l’indice del numero:

PRESENTAZIONE

Antonio Fanelli

SAGGI, RICERCHE, DOCUMENTI

  • Mattia Pelli, Gianni Bosio e «Movimento Operaio»: la ricerca storica ai tempi della guerra fredda
  • Paolo Mencarelli, “Una democratica ricerca della verità”: le Edizioni Avanti! nella cultura del proprio tempo 1953-1964
  • Antonio Fanelli, La preistoria dell’Istituto Ernesto de Martino: il progetto per il “Centro di documentazione e studio delle arti e tradizioni popolari” (1957)
  • Appendice
    • Alberto Mario Cirese, Lettera di Alberto Mario Cirese a Gianni Bosio 6 gennaio 1957 “Centro di documentazione e studio delle arti e tradizioni popolari”
    • Mariamargherita Scotti, Vicini nella distanza. La lunga amicizia di Gianni Bosio e Giovanni Pirelli
    • Giovanni Mimmo Boninelli, Campagna, fabbrica, città: le “indagini” di Carlo Leidi sul mondo popolare e proletario
    • Cesare Bermani, Gli inizi di una nuova storiografia sociale
    • Giovanni Rinaldi, L’Istituto Ernesto de Martino, l’Archivio della Cultura di Base e l’Archivio sonoro su Giuseppe Di Vittorio

MEMORIE, RICORDI, RACCONTI:
ALCUNI PROTAGONISTI

  • Alessandro Portelli, “E’ romano ma è serio”
  • Rudi Assuntino, NCI fuori dal NCI
  • Giuseppe Morandi e Gianfranco “Micio” Azzali, “andava a scuola da Belochio … Lui era un politico, non era solo un antropologo”
  • Ivan Della Mea, Dunque, Gianni Bosio. Mio amico. Qui non si parla di politica, o forse sì. Si racconta il rapporto con un uomo straordinario, un maestro. Uno che … prima viene la cultura e poi tutto il resto; uno che scrisse “essere la politica il livello più alto della cultura”

COMPAGNI DI STRADA

  • Gli antropologi
    • Pietro Clemente, “Forse gli anni della politica e i Dischi del Sole mi hanno fatto da traghetto di passaggio dai canti rivoluzionari a quelli popolari”
    • Massimo Squillacciotti, Classe ’46 ovvero ricordi di parte
  • Uno storico:
    Gian Mario Bravo, “ecco l’autonomia della storiografia sul movimento operaio … io ero interessato al discorso di Bosio … che per me era un personaggio un po’ … mitico”
  • Un ministro:
    Paolo Ferrero, “chi ha tanto lavorato sulla memoria delle classi subalterne … bisogna lavorare perché non sia dimenticato … ecco”

RECENSIONI

  • Bruno Cartosio, Cesare Bermani:
    Alessandro Portelli, Storie orali. Racconto, immaginazione, dialogo, Roma, Donzelli, 2007
  • Clara Gallini:
    Cesare Bermani, Volare al sabba. Una ricerca sulla stregoneria popolare, Roma, Derive e Approdi, 2008
  • Daniele Balicco:
    Cesare Bermani, Gramsci, gli intellettuali e la cultura proletaria, Colibrì, Milano 2007
  • Daniele Balicco, Fabio Dei:
    Giovanni Mimmo Boninelli, Frammenti indigesti. Temi folclorici negli scritti di Antonio Gramsci, Carocci, Roma 2007
  • Michele Nani:
    Alessandro Portelli, “Acciai speciali”. Terni, la Tyssen Krupp, la globalizzazione, Roma, Donzelli, 2008
  • Antonio Fanelli:
    Gianni Bosio, Clara Longhini, 1968 una ricerca in Salento: suoni grida canti rumori storie immagini, a cura di Luigi Chiriatti, Ivan Della Mea, Clara Longhini, Calimera (Le), Kurumuny, 2007
  • Pietro Clemente:
    Ivan Della Mea, Antologia, CD Ala Bianca Group – Edizioni Bella Ciao, 2008
  • Valerio Strinati:
    Antonio Fanelli, Come la lapa quand’è primavera. L’attività politica e culturale di Alberto Mario Cirese dal 1943 al 1957 e la rivista “La Lapa”, con Prefazione di Pietro Clemente, Biblioteca provinciale “P. Albino”, Campobasso, 2008
  • Giovanni Senatore:
    Pietro Clemente e Alessandro Andreini (a cura di), I custodi delle voci. Archivi orali in Toscana: primo censimento, Firenze, Regione Toscana 2007
  • Enrico Pugliese:
    Gianfranco Azzali, Giuseppe Morandi, I colori della Bassa, Lega di cultura di Piadena – Arsenali Medicei, 2008
  • Agostina Bua:
    Elisa Benaim Sarfatti, La vita in cinque atti: passioni di una famiglia in formazione. Per un’antropologia della vita quotidiana, con interventi di Pietro Clemente e Stuart Woolf, Postfazione e cura di Antonio Fanelli, Roma, Cisu, 2008

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